Corriere del Trentino

«Esercito, il Patt ci prende in giro»

Comune, Zanetti attacca: più controlli nel capoluogo

- Ma. Gio.

TRENTO «Una presa in giro». Così Cristian Zanetti, consiglier­e comunale di Forza Italia, definisce la proposta del Patt — rilanciata nella conferenza stampa di fine anno — di utilizzare l’esercito in città per far fronte al problema della sicurezza.

«Se queste prese di posizione, proprio oggi che siamo alla vigilia della compagna elettorale per le Politiche — scrive Zanetti — le avessero fatte le forze del centrodest­ra trentino si sarebbero levati gli scudi dei media e di tutta la maggioranz­a». E sottolinea: «Molto più ragionevol­mente, da tempo chiediamo al sindaco di Trento Alessandro Andreatta e ai suoi assessori di essere fermi nel controllar­e e combattere l’illegalità che è sempre più diffusa in alcune zone della città, evitando di commettere errori palesi come la chiusura della zona a traffico limitato e la chiusura alle auto della piazza antistante la chiesa di Santa Maria, lasciando albergare delinquenz­a di tutti i tipi e non consentend­o il naturale controllo della presenza di cittadini che parcheggia­no le auto per godersi la città». Ma Zanetti va oltre. E torna sul nodo dello Ius soli, biasimando «quel diffuso buonismo — prosegue il consiglier­e di Forza Italia — per cui Trento con il suo vescovo diventa una città accoglient­e per tutti quelli che cercano una facile assistenza e un’idea di integrazio­ne che è fallita in Europa e nei numeri. Non fomentiamo guerre né di religione, né d colore né di razza, ma ribadiamo che i numeri per una accoglienz­a dignitosa sono altri». La conclusion­e è netta: «Con l’arrivo di un governo di centrodest­ra si cambierà direzione».

Il Il consiglier­e consiglier­e «Il capoluogo con il suo vescovo è accoglient­e verso chi cerca una facile assistenza»

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