Andalo, cabinovia si guasta Turisti sospesi nel vuoto
Disavventura ad Andalo. Levico, un ferito per i botti. Cassonetti bruciati in città
Sono rimasti sospesi in aria per 30, 40 minuti. È stato un inizio 2018 piuttosto movimentato quello appena trascorso per un centinaio di turisti che aveva trascorso il Capodanno in uno dei rifugi del Doss del Pelà. A causa del ghiaccio la cabinovia si è bloccata durante il viaggio di rientro verso Andalo e i passeggeri sono rimasti bloccati all’interno delle cabine in attesa dell’intervento dei tecnici. Il problema è stato risolto in tempi rapidi, ci sono voluti circa 20 minuti, ma per raggiungere la stazione di terra alcuni hanno dovuto aspettare 40 minuti. Intanto a Levico un uomo è rimasto ferito ad una mano per un petardo, in città, invece, diversi cassonetti delle immondizie sono stati dati alle fiamme. Notte di lavoro per i vigili del fuoco.
TRENTO Sono rimasti sospesi in aria per oltre quaranta minuti. Niente panico, ma è stato un inizio 2018 davvero movimentato per un centinaio di turisti che stava rientrando dal cenone di Capodanno trascorso nei rifugi del Doss del Pelà. Il ghiaccio ha bloccato la cabinovia che collega il Doss con Andalo e i malcapitati vacanzieri, dopo una serata di bagordi e festeggiamenti in quota, si sono trovati bloccati nelle piccole cabine in attesa che i tecnici ripristinassero la linea.
Una disavventura sicuramente poco piacevole, qualcuno ha anche chiamato il 112 per segnalare il problema. Un po’ di paura c’è stata, ma alla fine si è tutto risolto e la cabinovia ha ricominciato a camminare normalmente. Per alcuni turisti, però, il viaggio di ritorno verso Andalo, dopo il brindisi di mezzanotte, è durato circa 45 minuti, per altri l’attesa è invece stata minore, meno di 30 minuti; il tempo variava a seconda del punto in si trovava la cabina, se più a valle o più a monte.
Il tutto è accaduto verso l’una di notte, poco dopo il passaggio dell’anno. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del corpo volontari di Andalo con otto uomini e i carabinieri della stazione. In supporto, dopo la chiamata di alcuni passeggeri preoccupati, è stato allertato anche il soccorso alpino, ma l’intervento dei soccorritori alla fine non è stato necessario. Sono rimasti fino alla fine dell’intervento solo per sicurezza.
Le squadre dei tecnici della società Paganella 2001 hanno risolto il problema senza dover ricorrere all’aiuto dei vigili del fuoco, comunque presenti, e del soccorso alpino. Il blocco della cabinovia, stando ai primi accertamenti, sarebbe stato causato dal ghiaccio che ha formato una patina sulla fune facendo scattare le sicurezze che hanno bloccato l’impianto. «Credo ci sia stato un problema di allineamento delle cabine, probabilmente a causa del ghiaccio — spiega Ruggero Ghezzi, direttore del Consorzio Skipass Paganella — i tecnici si sono subito messi al lavoro e sono riusciti a riportare a terra tutti i passeggeri. È stato fatto tutto nella massima sicurezza, non c’era neppure vento, è chiaro che restare sospesi non è semplice, ma per fortuna si è risolto tutto in poco tempo».
Turisti sospesi a parte la notte di Capodanno è trascorsa tutto sommato tranquilla e senza troppi incidenti e neppure troppi ubriachi, stando ai numeri degli accessi al pronto soccorso per ubriachezza. Un risultato che sembra andare oltre le aspettative, forse dovuto anche al massiccio apparato di carabinieri e polizia che hanno attivato controlli a tappeto su tutta la provincia.
Un uomo di 43 anni di Levico Terme è stato invece soccorso dai sanitari del 118 perché è rimasto ferito durante i festeggiamenti per il nuovo anno. A causa di un grosso petardo l’uomo ha riportato una grave lesione del secondo dito della mano destra, è saltata una parte della falange. Guarirà in una ventina di giorni. Intanto, come ogni anno, i vandali della notte di San Silvestro si sono dati da fare incendiando diversi cassonetti dell’immondizia. Tanti gli interventi dei vigili del fuoco anche per animali, spaventati dai botti, in fuga sulle strade.