«Troppi gruppi alla ricerca di un’identità»
«Ormai le maggioranze non sono stabili quindi è abbastanza semplice effettuare dei cambiamenti. Quando erano più compatte, i cambi di casacca erano pochi ed effettivamente derivati da mutamenti di orientamento politico». Sono queste le ragioni, secondo lo storico e politologo Paolo Pombeni, alla base del grande trasformismo a cui si è assistito nel corso dell’ultima legislatura.
Professore, perché assistiamo a così tanti cambi di casacca in Parlamento?
«Da un lato i partiti si muovono evidentemente un po’ alla cieca nella selezione della propria classe dirigente, dall’altro esistono tanti gruppi piccoli, costantemente alla ricerca di una collocazione».
Quali possono essere le ricadute?
«Indubbiamente la disaffezione. Poi credo che se dovesse continuare questo andazzo, la costruzione di una maggioranza affidata agli elettori sarà molto difficile. Un sistema uninominale imporrebbe le dimissioni e la replica delle elezioni, facendo emergere la posizione degli elettori. Ma con un sistema pasticciato tutto ciò non è possibile».
E a livello provinciale?
«I principi sono gli stessi, solo che ci si conosce di più quindi è più facile capire se si tratta di un “tradimento” o di una mutata sensibilità».