Star alle Filarmoniche Rovereto, ecco Nordio
A Trento il violinista Kavakos e il pianista Gorini
Se l’arrivo del 2018 è carico di buoni propositi, i motivi per aggiungere un ulteriore appuntamento nell’agenda di gennaio sono date dalla Società Filarmonica di Trento e dall’Associazione Filarmonica di Rovereto. «Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire», dice un detto popolare, e in una società il cui suono più familiare è diventato quello fastidioso della sveglia, perché non concedere anche alle nostre orecchie un inizio con buoni propositi?
La scelta è come sempre ricca e di valore. Per chi in queste vacanze non ha avuto modo di assaporare una fetta di Sacher o un valzer di Strauss la Filarmonica di Rovereto propone una lettura alternativa del bel Danubio blu: venerdì 12 gennaio alle 20.45 il Quintetto Batholdy ritrae uno spaccato della Vienna tardo-ottocentesca con Alexander von Zemlinsky e Anton Bruckner. Se il primo, inserito nel movimento espressionista e poi atonale, contribuì al seme verso quella che Adorno definì la «Nuova musica», il secondo marchiò a Vienna la storia del sinfonismo superando, in un certo senso, la maledizione della Nona. Il quintetto d’archi tedesco però non poteva esimersi dall’eseguire op.87 di Mendelssohn che proprio nel 2009, per il bicentenario dalla nascita del grande compositore, li fece incontrare.
Per chi invece inizia il 2018 con la convinzione di dover inseguire i propri sogni, il concerto perfetto è quello del 15 gennaio: con Filippo Gorini la Filarmonica di Trento, inaugurando il pacchetto «New Stars», dimostra che i sogni si possono realizzare. Filippo è un pianista che a soli 22 anni si è già fatto applaudire a Mosca, Londra, Belino, Lispia e Parigi, diventando uno tra i più brillanti talenti emergenti della scena musicale italiana. A Trento porterà la sua pagina preferita, la celebre Hammerklavier di Beethoven, assieme alle Fantasie op.116 di Brahms e alla Geistervariationen di Schumann.
E ancora per chi ha un vicino di casa che per Natale ha ricevuto un violino, due i concerti imperdibili per i buoni rapporti nel 2018: il talento travolgente del violinista Leonidas Kavakos, fresco vincitore del «Premio Léonie Sonning» — in passato assegnato a Renzo Piano, Karl Popper e Leonard Bernstein tra gli altri — è protagonista nella serata del 23 gennaio alla Filarmonica di Trento. A Rovereto, invece, il 25 gennaio sarà uno dei più grandi violinisti italiani viventi a calcare il palco della Filarmonica: Domenico Nordio. Entrambi si esibiranno, accompagnati al pianoforte da colleghi altrettanto rinomati, in percorsi temporali dall’Ottocento al primo ‘900.
La ciliegina sulla torta è messa da Adolfo Gutiérrez Arenas, violoncellista dalla strabiliante carriera sinfonica che accompagnato dalla giovane pianista inglese Nicola Eimer e alla Filarmonica di Trento il 29 gennaio racconterà della nascita del genere della sonata per violoncello e pianoforte, a partire dalla Sonata op.5 n.1 di Beethoven.