Stampini dovrà risarcire 1,5 milioni
La Corte dei Conti ha stabilito l’indennizzo per le Usl Pedemontana e Serenissima
Andrea Stampini, il geometra sedicente ginecologo, dovrà restituire 17 anni di stipendi per 1,5 milioni dalla Corte dei Conti del Veneto.
RIVA DEL GARDA La Corte dei Conti di Trento l’aveva già condannato a risarcire all’azienda sanitaria provinciale oltre 483.000 euro, sentenza confermata nei giorni scorsi dalla sezione d’appello di Roma. Ma ora per Andrea Stampini, il geometra che per oltre trent’anni ha lavorato come ginecologo negli ospedali di Trentino e Veneto senza essere laureato — questa la tesi degli inquirenti —, arriva una stangata ancora peggiore: la Corte dei Conti del Veneto l’ha infatti condannato a risarcire un milione e 542.000 euro all’ex Usl 3 di Bassano del Grappa (oggi Usl 7 Pedemontana) e 40.000 euro all’ex Usl 13 di Mirano, oggi confluita nell’Usl 3 Serenissima. Stampini, come aveva chiesto il pm contabile Chiara Imposimato, dovrà infatti restituire gli stipendi di quei 17 anni in cui lavorò all’ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Bassano del Grappa, di cui riuscì perfino a diventare il primario, e anche di quell’anno a Dolo in cui, da pensionato, ottenne una consulenza come guardia medica notturna nel medesimo reparto.
A incastrare Stampini erano state le indagini dei carabinieri del Nas. L’uomo infatti si era iscritto all’Ordine dei medici di Ferrara grazie ad un falso certificato di laurea datato 1978, a suo dire conseguito all’università di Bologna. Ma i militari avevano scoperto che in realtà aveva solo sostenuto sette esami a Ferrara, mentre a Bologna non aveva passato nemmeno uno scritto. Anzi, il 31 marzo 1984 la stessa università l’aveva dichiarato decaduto dopo gli 8 anni di inattività previsti dalla legge. Tesi che la difesa del- l’uomo ha cercato di smontare, affermando che a dirlo dovrà essere la giustizia penale, visto che ci sono un processo già in corso a Venezia e un’indagine a Vicenza per esercizio abusivo della professione. A Venezia il pm Giorgio Gava accusa Stampini anche di lesioni gravissime, perché durante un parto da lui seguito il 26 dicembre 2014 all’ospedale di Dolo era nato un bimbo oggi tetraplegico. Proprio un mese e mezzo fa si è svolta a Venezia un’udienza drammatica, nel corso della quale la madre, una donna di Camponogara,
ha raccontato quello che era accaduto: «Quando mio figlio è nato, non l’ho sentito piangere e ho capito che qualcosa non andava — ha raccontato — Mio figlio ha quasi tre anni, non parla, non cammina, non sa usare le mani».
Ma quello è il fronte penale, che si deciderà nelle prossime udienze. Intanto i giudici della Corte dei Conti hanno stabilito che Stampini ha creato un enorme danno erariale alle aziende sanitarie, che sommando Trentino e Veneto tocca i due milioni di euro. «Il collegio ritiene comprovata in capo al convenuto l’assenza del titolo di studio — scrivono i magistrati — Gli emolumenti a tal titolo corrisposti integrano un danno per l’ente pubblico».