Scalfi incalza Andreatta «La rivoluzione in giunta? Meglio prima dell’estate»
TRENTO «Sia chiaro, se si parla di un nostro ingresso in giunta solo per vivacchiare l’ultimo anno e mezzo di consiliatura, non siamo disponibili». Vanni Scalfi è diretto come al solito. Di fronte alle voci che vedono il possibile coinvolgimento di «Insieme Trento» nel rimpasto bis di Palazzo Thun, il capogruppo fissa subito le condizioni.
Quindi, consigliere Scalfi, cosa risponde a chi parla già di un vostro assessorato?
«Immagino che se ne discuterà a tempo debito. Ma non in termini di poltrone. Bensì di progetti. È importante fissare la differenza». No a un posto per «tappare i buchi», insomma.
«Esatto. Se si riuscirà a trovare le energie per rilanciare l’azione di governo e per portare a casa qualche decisione importante, noi siamo pronti a fare la nostra parte». Il rimpasto dovrebbe, sempre secondo le indiscrezioni, interessare i posti lasciati liberi dagli esponenti del Pd e del Cantiere che decideranno di candidarsi. C’è però chi teme per la continuità dell’attività amministrativa. Siamo al secondo rimpasto. Lei cosa ne pensa?
«Penso innanzitutto che l’elezione di candidati cittadini sia un bene per il capoluogo e quindi auguro il meglio a chi deciderà di presentarsi alle prossime elezioni provinciali, con sacrosante ambizio- ni. È chiaro, poi, che questo pone dei problemi dal punto di vista della programmazione. Per questo sarebbe opportuno anticipare il rimpasto». In che senso?
«Andreatta potrebbe decidere il nuovo assetto già a primavera o nel momento dell’ufficializzazione delle candidature. So che non si è mai fatto, ma così si guadagnerebbero mesi preziosi».