Corriere del Trentino

L’ad deluso: «Era un uomo di fiducia, ci ha traditi Ora alzeremo il livello di controllo in azienda»

- D. R.

«Oltre al danno brucia il tradimento». È deluso e amareggiat­o l’amministra­tore delegato della Arcese Trasporti, Matteo Arcese. Il capo officina finito nel mirino della magistratu­ra e ritenuto la mente della colossale truffa ai danni dell’azienda di trasporti lavorava per la ditta trentina da 15 anni. Un dipendente storico.

«Si pone la fiducia nei propri collaborat­ori e poi scoprire di essere stati traditi fa male — spiega — lavorava con noi da tanti, c’è un altro collega indagato che ora abbiamo sospeso, mentre il capo officina ha presentato spontaneam­ente le proprie dimissioni. Speriamo che con questa operazione i carabinier­i abbiano estirpato il problema, da parte nostra nel limite del possibile alzeremo i livelli di controllo in azienda». Sono stati proprio i responsabi­li dell’azienda a segnalare ai carabinier­i i propri sospetti in relazione ad alcuni ammanchi in magazzino. «Era una truffa ben organizzat­a — continua Arcese — perché i pezzi di ricambio per i nostri veicoli sono molti, vengono montati su numerosi mezzi circolanti in tutta Europa non è sempre facile tenere sotto controllo e verificare tutti i lavori di manutenzio­ne effettuati nelle varie officine». I controlli comunque c’erano, tanto dopo i numerosi ammanchi sono sorti i primi dubbi. «I carabinier­i e la Finanza sono stati molto bravi sono riusciti a recuperare parte del denaro perso, ma sarà difficile coprire l’itera cifra sottratta».

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