Giudiceandrea, appello europeista «Abbattiamo muri e nazionalismi»
Il presidente: sulle riforme non si torni indietro. I giovani visitino le nostre aziende
BOLZANO Più Europa e meno nazionalismo. Meno sprechi e più infrastrutture per la mobilità. Al tradizionale ricevimento di inizio anno — stavolta tra gli alambicchi delle distillerie Roner di Termeno — il presidente di Assoimprenditori, Federico Giudiceandrea, lancia chiari messaggi alla politica sottolineando che il momento è parecchio delicato.
Il presidente degli industriali parte dagli «straordinari numeri» dell’Alto Adige ricordando che « occupazione, esportazioni, ricchezza e benessere sono ai massimi storici. Stiamo tanto bene che non passa giorno senza che qualcuno metta in discussione la riforma del mercato del lavoro, quella delle pensioni. Qualcuno pensa che l’innovazione nasca quasi per caso dimenticandosi che nessun centro di innovazione può funzionare se non è connesso a un tessuto industriale». Giudiceandrea affronta anche la questione ambientale — in particolare il piano sul rumore — rimarcando che «l’attività delle imprese è sempre più rispettosa dell’ambiente, più efficiente dal punto di vista del risparmio energetico, più attenta all’uso parsimonioso del terreno, ma non si può pretendere che non faccia alcun rumore. Anche le fabbriche più moderne, anche i robot, fanno rumore. Cosi come non possiamo pretendere che non ci siano mezzi di trasporto o che si fermino le macchine durante la notte. Abbiamo bisogno di regole, ma improntate al buon senso e in linea con quelle dei nostri concorrenti».
Per chiarire l’importanza strategica dell’industria, Giudiceandrea cita i numeri. «Nelle imprese associate ad Assoimprenditori lavorano più di 37mila persone. Il 90% è assunto con contratti a tempo indeterminato e i loro stipendi sono più alti del 40% rispetto alla media altoatesina. L’anno scorso le nostre aziende associate hanno pagato stipendi per oltre 2 miliardi e versato imposte per 553 milioni, cifra che copre l’intera spesa sociale provinciale. La grande recessione dovrebbe averci insegnato che un’economia forte non può prescindere da un’industria forte. Dare alle imprese la possibilità di crescere significa assicurare il futuro di chi ci lavora e di chi ci andrà a lavorare: i nostri figli».
Sul fronte politico Giudiceandrea chiede agli imprenditori di farsi avanti e proporre. E alla politica di ascoltare e agire. «La politica è lo specchio della nostra società. In futuro dovremo essere più bravi a condividere le nostre proposte con tutti». L’esempio da seguire è il documento comune siglato da imprese e sindacati per gli sgravi Irap. «Insieme siamo riusciti a ottenere un risultato eccezionale, la riduzione del carico fiscale è andata a vantaggio prima di tutto dell’occupazione. Nel 2017 le imprese altoatesine hanno creato 7.000 nuovi posti di lavoro».
Infine le tre sfide strategiche di quest’anno. Ovvero l’Europa, la competitività e i giovani. Ed è proprio parlando di Ue che Giudiceandrea prende una posizione chiara contro i nuovi nazionalismi che stanno infestando mezza Europa. «Viviamo in un momento molto delicato, ma una cosa è chiara: non possiamo più fare a meno dell’Europa, solo come Ue abbiamo la massa critica necessaria per competere su scala mondiale con altre potenze come Stati Uniti, Cina o Russia. Invece di creare nuove barriere dobbiamo cercare di abbattere i muri interni che ancoraci dividono. Non guardiamo al passato, ma orientiamo ciad un futuro in cui l’ orgoglio di appartenere alla casa comune europea sarà più forte di populismi e nazionalismi» insiste Giudiceandrea rimarcando l’importanza di iniziative come l’Euregio o il Business Forum italotedesco.
Sul fronte competitività invece Giudiceandrea auspica che «la riforma urbanistica renda più semplici insediamenti e ampliamenti aziendali e contribuisca a far scendere il costo dei terreni» e che «la nuova norma di attuazione sull’energia possa portare a prezzi in linea con quelli del resto d’Europa». Il presidente degli Industriali invita anche la giunta provinciale «a sgravare il bilancio dalle spese improduttive per spostare risorse su infrastrutture strategiche per la raggiungibilità». Proprio in tema di mobilità Giudiceandrea mette in chiaro che «servono visioni a lungo termine, ma anche interventi immediati, che migliorino da subito situazioni ormai al limite, come quella del capoluogo». Last but not least, i giovani con l’impegno a rafforzare la rete scuole-imprese e l’appello ai ragazzi a «non aver paura delle materie tecniche e a venire a vedere come si lavora nelle nostre aziende».
Ripresa consolidata Nell’anno appena trascorso creati in provincia oltre 7.000 nuovi posti