Russia amarissima Kuban domina la Dolomiti Energia
Basket Top 16 di Eurocup, la squadra di coach Buscaglia travolta dalla corazzata Kuban (97-69) Broekhoff (20 punti) letale dalla linea dei 6.75. Sabato c’è Avellino: in palio l’accesso alle Final Eight
TRENTO Otto minuti su quaranta giocati da squadra quantomeno credibile e poi un’ottima amichevole di metà settimana concessa agli avversari. L’Aquila crolla sul campo del Lokomotiv Kuban in quel di Krasnodar (97-69 il risultato finale), e se è pur vero che gli avversari possono contare su un roster di assoluto spessore è altrettanto vero che in pochi si sarebbero potuti immaginare una differenza qualitativa così importante. Trento è riuscita ad arginare i padroni di casa solo per una parte del secondo quarto, salvo poi pagare a carissimo prezzo un avvio disastroso e lo sforzo profuso per la parziale rimonta.
Coach Maurizio Buscaglia parte con un quintetto formato da Forray, Shields, Sutton, Beto e Lechthaler; pronti via e i padroni di casa vanno subito sul 5-0, Sutton dalla lunetta fa uno su due (5–1). Forray perde due palle di seguito, cosa più unica che rara, e la Lokomotiv non perdona (14–4) con Anti- nov che centra una tripla subendo fallo da Lechthaler. Gutierrez ha assorbito l’infortunio subito a Sassari ed entra in campo insieme ad Hogue, Trento però semplicemente non difende e dopo sei minuti di gioco il tabellone dice 24 per i russi, 6 per la Dolomiti. Non basta, ecco il più venti (26–6), l’Aquila rialza un po’ la testa e il primo quarto si chiude sul 29-16. Si torna in campo e i bianconeri continuano a rosicchiare punti (30–22) e torna definitivamente in partita (30–26). Hogue, Silins e Flaccadori sono fattori determinanti della rimonta, proprio Silins completa il capolavoro con il pareggio sul 30. Kuban si risveglia da sonno profondo e sono di nuovo dolori (45–31), i russi sembrano giocare al gatto con il topo e in casa Aquila si spegne di nuovo la luce. A metà partita la Lokomotiv conduce 45–32 ma il peggio deve ancora venire dopo 25 minuti i padroni di casa sono addirittura sul 6337, il terzo quarto si chiude 7147. Completamente inutile l’ultimo periodo con Buscaglia che concede maggiore spazio alle cosiddette seconde linee senza ottenere nulla di positivo.
Ora sarà necessario girare subito pagina, dimenticare la lezione subita e concentrarsi sul prossimo importantissimo impegno in programma sabato alle 20.30 in via Fersina quando Trento affronterà Avellino in un match decisivo per la qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia. È vietato sbagliare.