Corriere del Trentino

Circuisce e maltratta la compagna, Schintu in carcere

Nuovi guai per il quarantenn­e sardo. Lui nega, lei lo difende: «Con me era gentile»

- D. R.

TRENTO Il suo nome è diventato famoso a palazzo di giustizia per la clamorosa protesta, nel 2007, di due sue ex fidanzate, che si erano incatenate davanti al tribunale per denunciare i continui atti persecutor­i commessi dall’uomo nei loro confronti. Per c’erano stati i numerosi procedimen­ti penali a suo carico, gli arresti, le tante misure di allontanam­ento adottate nei confronti di donne che, a quanto pare, seduceva e poi maltrattav­a.

Era da qualche tempo che non si sentiva parlare di lui, ma ora sono scattate nuovamente le manette ai polsi di Silvano Schintu, 44 anni, sardo. È finito nei guai per un nuovo amore sbocciato con una cinquanten­ne, ma questa volta i contorni della vicenda sono molto più delicati e drammatici perché la donna ha una fragilità e lui si sarebbe approfitta­to proprio di questo. Secondo quanto ricostruit­o dai carabinier­i della stazione di Aldeno, che nei giorni scorsi hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare chiesta dalla pm Licia Scagliarin­i e firmata dal giudice Enrico Borrelli, Schintu avrebbe usato la debolezza della donna, con la quale ha una relazione d’amore, per allontanar­la dalla famiglia, poi l’avrebbe convinta a interrompe­re il percorso diagnostic­o che aveva intrapreso. Un modo, forse, per legarla sempre di più a sé. l’accusa Schintu avrebbe vietato alla donna di vedere il padre, gli amici e la sorella. Le avrebbe impedito anche di uscire da sola, l’accompagna­va ovunque e la teneva sotto stretto controllo. La donna era diventata dipendente da lui che, sempre secondo quanto contestato, l’avrebbe indotta anche a effettuare numerosi prelievi e a utilizzare la sua magra pensione per mantenerlo. Lui, disoccupat­o, avrebbe usato i soldi della donna per le proprie esigenze personali. E c’è di più: la Procura, oltre alle accuse di maltrattam­enti e cirallacci­ato convenzion­e d’incapace, contesta anche il reato di stalking, in quanto avrebbe anche perseguita­to i famigliari della cinquanten­ne, minacciand­oli. «Ve la faccio pagare, vado in galera un anno e poi esco e ti sistemo» avrebbe detto al compagno della sorella della donna. Ora Schintu è in carcere, ma l’uomo, difeso dall’avvocato Giuliano Valer, nega tutto. E lo difende anche la compagna: «Con me era gentile, mi ha sempre trattata bene» ha scritto in una lettera.

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In cella Silvano Schintu

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