«Elezioni, a Roma i migliori»
Centrosinistra, Rossi suona la sveglia. M5s, oggi le Parlamentarie: liste secretate
Ugo Rossi richiama la coalizione sulle modalità di scelta dei candidati alle politiche. «Sento parlare di generi, di correnti, di novità. La priorità che abbiamo — ricorda ai suoi il governatore — è indicare i migliori. È anche grazie ai parlamentari seabbiamo portato a casa molto più che in passato. Lasciamo ai 5 Stelle sostenere che l’inesperienza è un valore». E intanto, oggi, per i pentastellati iniziano le consultazioni per le Parlamentarie online. Ma sulle liste vige il riserbo assoluto.
TRENTO È partita la corsa alle Parlamentarie. Da oggi, tramite la piattaforma online Rousseau, si potranno votare i candidati del Movimento 5 Stelle per i cinque collegi plurinominali della Camera e del Senato del Trentino Alto Adige. La consultazione andrà avanti fino a mercoledì, dalle ore 10 alle 21, e forse anche oltre. Sul blog di Beppe Grillo, infatti, si specifica che nel caso dovesse ricrearsi l’effetto di «coda virtuale» che già si è avuto con precedenti consultazioni, la scadenza potrà essere prorogata fino alle ore 14 di giovedì 18 gennaio. «In ogni caso, contiamo entro venerdì di conoscere i risultati. E siamo gli unici a offrire una simile possibilità» — assicura il deputato uscente Riccardo Fraccaro, anche lui pronto a sottoporsi al giudizio dei votanti pentastellati.
Ma il meccanismo adottato in casa Cinque Stelle è complesso e tutt’altro che esente da critiche, anche tra gli attivisti, come fanno sapere i ben informati. Non tutti, infatti, hanno preso bene l’assoluto riserbo sulle liste che saranno svelate solo questa mattina e che potranno essere rese note solo a chi si è iscritto al voto entro il 31 dicembre scorso. Il timore che serpeggia tra gli auto-candidati è che senza aver avuto tempo e modo per presentarsi ai votanti, sarà avvantaggiato chi è già conosciuto. «Ma il principio di notorietà in questo caso non conta — difende Fraccaro — questo meccanismo premia chi è già attivo nel Movimento e dunque già conosciuto sul territorio. Un bell’esempio di democrazia partecipativa. L’unico in Italia».
Ma nonostante le rassicurazioni, c’è chi ha pensato di «aggirare» la limitazione dichiarando la propria auto candidatura sui social network. Tra questi: Lucillo Santorum, ragioniere di Arco che aspira al Senato e Mario D’Alterio, grillino della prima ora di Pergine, già candidato alle comunali della sua città cinque anni fa. E tra i «sicuri» ci sarebbero anche Gianni Marzi, sostenitore del Movimento distintosi soprattutto per l’impegno sui temi della mobilità sostenibile, Angelo Vernice di Riva del Garda, Carmen Marini, organizzatrice del Meetup trentino, Elsa Calvani, attivista di vecchia data, marchigiana d’origine ma roveretana d’adozione e Mauro Direno, di Levico, da sempre in campo per accesse battaglie su trasparenza e anti-corruzione.
Sul versante altoatesino, invece, potrebbero scendere in campo l’insegnante Josef Pedevilla, il meranese Giovanni Ussi e l’attivista di Brunico, Davide Barbieri.
Per rientrare nelle liste, ognuno di loro ha dovuto inviare tramite raccomandata al comitato elettorale del Movimento a Roma il proprio certificato penale e il certificato dei carichi pendenti (pare che per tutta Italia siano arrivate oltre 10.000 candidature). «Inoltre, tutti i candidati — precisa Fraccaro — si sono impegnati a sottoscrivere il codice etico del Movimento che impone anche la famosa penale da 100.000 euro per chi, una volta eletto, dovesse eventualmente schierarsi in un altro partito». Fondamentale, poi, rispettare il limite dei due mandati, non avere tessere elettorali di altri schieramenti politici, non essere iscritti ad associazioni massoniche, non essersi dimessi o aver rinunciato ad altre cariche elettive e dimostrare totale trasparenza rispetto a eventuali incarichi di natura giuridica ricoperti in passato.
Ma non è tutto: anche i votanti hanno dovuto seguire un preciso iter. A poter esprimere la propria preferenza, infatti, è solo chi si è iscritto entro lo scorso 31 dicembre alla nuova Associazione Rousseau accettandone gli Statuti, e il cui documento di identità sia stato certificato, ovvero controllato, onde evitare iscrizioni virtuali. Una volta ottenuta la certificazione, poi, è stato fatto divieto agli iscritti di modificare il proprio profilo, almeno fino al termine delle votazioni, anche perché non potranno essere certificati ulteriori documenti per nuove iscrizioni. «Non si tratta di limitazioni, ma della ferma volontà di evitare iscritti dell’ultima ora — puntualizza Fraccaro, chiarendo — non vogliamo persone interessate al singolo voto, ma attivisti costantemente impegnati che abbiano a cuore i nostri temi».
Ogni iscritto, in ogni caso, potrà esprimere tre preferenze per i candidati nel proprio collegio plurinominale alla Camera e tre preferenze per quelli nel proprio collegio plurinominale al Senato. L’ordine dei nomi nel listino sarà composto seguendo le preferenze arrivate via web. Per i collegi uninominali, invece, al momento non è prevista alcuna votazione online. I candidati potrebbero essere scelti anche tra esponenti della cosiddetta «società civile» e la decisione finale spetterà al candidato premier Luigi Di Maio. Entro fine mese si depositeranno le liste.
L’uscente Venerdì sapremo chi correrà per la Camera e chi per il Senato La notorietà non è un problema: i papabili sono già noti al Movimento