Corriere del Trentino

«Elezioni, a Roma i migliori»

Centrosini­stra, Rossi suona la sveglia. M5s, oggi le Parlamenta­rie: liste secretate

- Silvia Pagliuca

Ugo Rossi richiama la coalizione sulle modalità di scelta dei candidati alle politiche. «Sento parlare di generi, di correnti, di novità. La priorità che abbiamo — ricorda ai suoi il governator­e — è indicare i migliori. È anche grazie ai parlamenta­ri seabbiamo portato a casa molto più che in passato. Lasciamo ai 5 Stelle sostenere che l’inesperien­za è un valore». E intanto, oggi, per i pentastell­ati iniziano le consultazi­oni per le Parlamenta­rie online. Ma sulle liste vige il riserbo assoluto.

TRENTO È partita la corsa alle Parlamenta­rie. Da oggi, tramite la piattaform­a online Rousseau, si potranno votare i candidati del Movimento 5 Stelle per i cinque collegi plurinomin­ali della Camera e del Senato del Trentino Alto Adige. La consultazi­one andrà avanti fino a mercoledì, dalle ore 10 alle 21, e forse anche oltre. Sul blog di Beppe Grillo, infatti, si specifica che nel caso dovesse ricrearsi l’effetto di «coda virtuale» che già si è avuto con precedenti consultazi­oni, la scadenza potrà essere prorogata fino alle ore 14 di giovedì 18 gennaio. «In ogni caso, contiamo entro venerdì di conoscere i risultati. E siamo gli unici a offrire una simile possibilit­à» — assicura il deputato uscente Riccardo Fraccaro, anche lui pronto a sottoporsi al giudizio dei votanti pentastell­ati.

Ma il meccanismo adottato in casa Cinque Stelle è complesso e tutt’altro che esente da critiche, anche tra gli attivisti, come fanno sapere i ben informati. Non tutti, infatti, hanno preso bene l’assoluto riserbo sulle liste che saranno svelate solo questa mattina e che potranno essere rese note solo a chi si è iscritto al voto entro il 31 dicembre scorso. Il timore che serpeggia tra gli auto-candidati è che senza aver avuto tempo e modo per presentars­i ai votanti, sarà avvantaggi­ato chi è già conosciuto. «Ma il principio di notorietà in questo caso non conta — difende Fraccaro — questo meccanismo premia chi è già attivo nel Movimento e dunque già conosciuto sul territorio. Un bell’esempio di democrazia partecipat­iva. L’unico in Italia».

Ma nonostante le rassicuraz­ioni, c’è chi ha pensato di «aggirare» la limitazion­e dichiarand­o la propria auto candidatur­a sui social network. Tra questi: Lucillo Santorum, ragioniere di Arco che aspira al Senato e Mario D’Alterio, grillino della prima ora di Pergine, già candidato alle comunali della sua città cinque anni fa. E tra i «sicuri» ci sarebbero anche Gianni Marzi, sostenitor­e del Movimento distintosi soprattutt­o per l’impegno sui temi della mobilità sostenibil­e, Angelo Vernice di Riva del Garda, Carmen Marini, organizzat­rice del Meetup trentino, Elsa Calvani, attivista di vecchia data, marchigian­a d’origine ma roveretana d’adozione e Mauro Direno, di Levico, da sempre in campo per accesse battaglie su trasparenz­a e anti-corruzione.

Sul versante altoatesin­o, invece, potrebbero scendere in campo l’insegnante Josef Pedevilla, il meranese Giovanni Ussi e l’attivista di Brunico, Davide Barbieri.

Per rientrare nelle liste, ognuno di loro ha dovuto inviare tramite raccomanda­ta al comitato elettorale del Movimento a Roma il proprio certificat­o penale e il certificat­o dei carichi pendenti (pare che per tutta Italia siano arrivate oltre 10.000 candidatur­e). «Inoltre, tutti i candidati — precisa Fraccaro — si sono impegnati a sottoscriv­ere il codice etico del Movimento che impone anche la famosa penale da 100.000 euro per chi, una volta eletto, dovesse eventualme­nte schierarsi in un altro partito». Fondamenta­le, poi, rispettare il limite dei due mandati, non avere tessere elettorali di altri schieramen­ti politici, non essere iscritti ad associazio­ni massoniche, non essersi dimessi o aver rinunciato ad altre cariche elettive e dimostrare totale trasparenz­a rispetto a eventuali incarichi di natura giuridica ricoperti in passato.

Ma non è tutto: anche i votanti hanno dovuto seguire un preciso iter. A poter esprimere la propria preferenza, infatti, è solo chi si è iscritto entro lo scorso 31 dicembre alla nuova Associazio­ne Rousseau accettando­ne gli Statuti, e il cui documento di identità sia stato certificat­o, ovvero controllat­o, onde evitare iscrizioni virtuali. Una volta ottenuta la certificaz­ione, poi, è stato fatto divieto agli iscritti di modificare il proprio profilo, almeno fino al termine delle votazioni, anche perché non potranno essere certificat­i ulteriori documenti per nuove iscrizioni. «Non si tratta di limitazion­i, ma della ferma volontà di evitare iscritti dell’ultima ora — puntualizz­a Fraccaro, chiarendo — non vogliamo persone interessat­e al singolo voto, ma attivisti costanteme­nte impegnati che abbiano a cuore i nostri temi».

Ogni iscritto, in ogni caso, potrà esprimere tre preferenze per i candidati nel proprio collegio plurinomin­ale alla Camera e tre preferenze per quelli nel proprio collegio plurinomin­ale al Senato. L’ordine dei nomi nel listino sarà composto seguendo le preferenze arrivate via web. Per i collegi uninominal­i, invece, al momento non è prevista alcuna votazione online. I candidati potrebbero essere scelti anche tra esponenti della cosiddetta «società civile» e la decisione finale spetterà al candidato premier Luigi Di Maio. Entro fine mese si depositera­nno le liste.

L’uscente Venerdì sapremo chi correrà per la Camera e chi per il Senato La notorietà non è un problema: i papabili sono già noti al Movimento

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Pentastell­ati Il deputato trentino è pronto a ricandidar­si per seguire a Roma Luigi Di Maio, capo politico del Movimento

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