Conzatti: l’Upt deve individuare una donna
Conzatti torna all’attacco. Pd, resta da sciogliere il nodo Olivi
TRENTO Franco Panizza (Patt) e Mariachiara Franzoia (Pd) su Trento; Alessandro Olivi (Pd) e Tiziano Mellarini (Upt) su Rovereto; Lorenzo Dellai (Upt) e Giorgio Tonini (Pd) su Pergine. Uno schema su cui più d’uno in maggioranza sta lavorando, ma che prevede una sola candidata donna: l’equilibrio di genere verrebbe raggiunto compensando con i collegi «a perdere» di Merano e Bressanone.
L’ipotesi non piace per nulla alla componente femminile della coalizione, Donatella Conzatti in testa. L’ex segretaria dell’Upt, il cui nome è circolato come possibile candidata, interviene in qualità di responsabile del «Forum parità» del partito. Gli argomenti sono giuridici: «Tra i principi da rispettare per essere iscritti all’Albo nazionale dei partiti c’è quello stabilito della “parità nell’accesso alle cariche elettive”. La soglia prevista, per ogni partito è almeno del 40%. Il mancato rispetto del principio può comportare addirittura la decadenza dall’Albo» e conseguente l’esclusione dall’accesso alle devoluzioni del 2 per mille. «Una norma — ricorda ai colleghi dell’Upt — che riguarda i partiti iscritti e che è certamente più stringente di quella elettorale in vigore». In realtà, la norma parla di «numero complessivo» dei candidati, può essere quindi anch’essa rispettata con una certa elasticità.
Il problema politico resta. Lucia Maestri e Mariachiara Franzoia sono entrambe radicate a Trento e presentare una delle due altrove sarebbe un rischio. La roveretana Elisa Filippi, nonostante il sostegno di Tonini e la lettera inviata al coordinamento del Pd da una cinquantina di sostenitori, è considerata debole in termini di consenso, non essendo mai passata da altre elezioni. Non a caso, i sostenitori ne perorano lo spostamento a Trento, giudicato collegi «blindato». Quanto a Olivi, l’idea di presentare lui a Trento in nome di un’investitura «provinciale» della sua candidatura non trova molti sostenitori. Contraria l’area Nicoletti, che a Trento vedrebbe bene il docente. Contraria la minoranza, che vede di buon occhio la promozione-rimozione di Franzoia. Contrari i renziani sostenitori di Filippi. Ieri sera il coordinamento ha deciso di chiedergli se per lui il collegio di Trento è una pregiudiziale.
Quanto all’Upt, Dellai continua a ripetere che piuttosto di lasciare a casa Fravezzi, sarà lui a farsi da parte. In alternativa, sulla Valsugana il partito indica un altro uomo: Mauro Gilmozzi.