Corriere del Trentino

Brennero, tir nel mirino La richiesta dell’Euregio «A22, pedaggi più cari»

Grandi opere, Caramaschi spera. M5S: variante autostrada­le sotto la città

- F. Cle.

I tre presidenti dell’Euregio tornano alla carica sulla questione dei transiti e stringono un patto contro il traffico. Ieri l’incontro al parco tecnologic­o di Bolzano di Kompatsche­r, Rossi e Platter, che ha portato a una risoluzion­e comune: «Nel 2027 — è stato l’obiettivo tracciato — il 50 per cento delle merci dovrà viaggiare su rotaia». «Il tema dei pedaggi — ha sottolinea­to Rossi — è una parte del problema, ma nel frattempo investirem­o anche sull’interporto».

A22 in galleria e grandi opere di mobilità, Renzo Caramaschi continua a fare sfoggio di ottimismo. Ma non tutti i progetti, per ammissione dello stesso sindaco, hanno lo stesso grado di concretezz­a.

«Il progetto illustrato a inizio anno dal presidente Arno Kompatsche­r per spostare l’A22 in galleria — avverte il primo cittadino nel corso della conferenza stampa è solo un segno sulla mappa. Il percorso, lo dico anche rispetto ai timori di Laives e Vadena, è tutto da definire: il tracciato definitivo uscirà da un concorso internazio­nale di progettazi­one che verrà organizzat­o man mano che proseguirà l’iter per il rinnovo della concession­e. La cosa importante ad oggi non è quel trattino sulla mappa, ma il fatto che il budget per le infrastrut­ture sul territorio sia passato da 3 a 3,5 miliardi di euro: un aumento che crea le condizioni di partenza per mettere l’A22 in tunnel (costo stimato un miliardo di euro, ndr) ».

Caramaschi saluta con soddisfazi­one le altre opere pianificat­e, come il raddoppio dei binari lungo la linea meranese, la nuova galleria ferroviari­a del Virgolo, la fermata Fs a San Giacomo. «La Provinmo: cia — prosegue il sindaco — si è dotata di un piano organico con interventi e risorse a bilancio. Un passo decisivo nella giusta direzione. Sono perciò ottimista per il futuro. Certo ci vorrà anche un cambio di mentalità per un maggior utilizzo dei mezzi pubblici, che andranno, come ho ribadito già più volte, potenziati e migliorati. Del resto anche la Provincia ha ora capito l’importanza della tramvia Bolzano-Oltradige».

Intanto i Cinque Stelle, favorevoli allo spostament­o dell’A22, rilanciano una vecchia opzione lanciata anni fa dall’ingegner Adriano Fragiacogi­ungere far passare l’autostrada non a Est del centro abito (tunnel attraverso il Colle), ma sotto la città. «Lo ribadiamo ormai da anni — scrivono Pierluigi Gaianigo e Paul Köllensper­ger —, per il M5S la priorità è spostare da Bolzano l’A22, una fonte di inquinamen­to e rumore con un forte impatto sulla nostra qualità della vita e sulla nostra salute. Finalmente l’hanno capito anche il sindaco di Bolzano e il Landeshaup­tmann: Ora si tratta di centrare l’obiettivo».

M5s chiede di coinvolger­e i cittadini nelle scelte. «È nel Dna del M5S la partecipaz­ione — proseguono i due grillini — e in tutta questa infinita vicenda è proprio la democrazia a uscirne malconcia. Che sia la variante alla SS12 o l’interramen­to dell’A22 la decisione viene calata dall’alto, un

modus operandi sbagliato che non coinvolge cittadini, tecnici indipenden­ti né i comuni limitrofi. Proprio in quest’ottica abbiamo richiesto e poi avuto un incontro con l’ingegner Fragiacomo, autore di un interessan­te progetto che da ponte Campiglio “inabissa” il tracciato dell’autostrada fino al casello di Bolzano Sud. Idea da approfondi­re, ma gli aspetti positivi sono evidenti: innanzitut­to il costo, circa la metà, nessun attraversa­mento della Val d’Adige tra Pineta e San Giacomo, tempi di realizzazi­one più celeri». Di qui la richiesta di una «istruttori­a pubblica» sul tema.

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Punto dolente L’A22 in città

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