Corriere del Trentino

Rossi richiama la maggioranz­a «Prioritari­o scegliere i migliori»

Il governator­e: «Fatto tantissimo anche per merito dei parlamenta­ri»

- di Tristano Scarpetta

TRENTO «Competenti, rappresent­ativi di tutta la coalizione e rappresent­ativi del territorio». Questi i tre criteri che Ugo Rossi aveva indicato a fine anno (Corriere del Trentino) per i candidati della maggioranz­a provincial­e alle elezioni di marzo. A distanza di due settimane, il governator­e richiama la sua coalizione: «Sento parlare di generi, di novità, di correnti. Non sento parlare di centrosini­stra autonomist­a. Non sento parlare della necessità di mandare a Roma le figure migliori che il Trentino Alto Adige ha da esprimere».

Presidente, a due settimane dalla sua intervista, in coalizione si fa un gran discutere di nomi, ma lo schema di gioco per il 4 marzo sembra di là da venire.

«Ho letto di mail (Donata Borgonovo Re, ndr), di raccolta firme (a favore di Elisa Filippi, ndr) , di molti distingui, ma non di coalizione. Forse è meglio fermarsi un attimo e ripensare con calma di cosa stiamo parlando: si tratta di elezioni politiche delicatiss­ime sia per le sorti del Paese, che per quelle dell’Autonomia. Come centrosini­stra autonomist­a abbiamo un dovere prioritari­o rispetto al resto: eleggere le figure che riteniamo migliori per questo delicato incarico». Quale metodo suggerisce?

«Non ce ne sono molti: devono decidere i partiti. I tanto vituperati partiti sono i soggetti che compongono la nostra coalizione e se, come credo, questa rappresent­a un valore positivo è perché è fatta dai partiti. Occorre, però, che ciascuno sia in grado di operare una sintesi e proporre i propri nomi, se no era meglio fare le primarie». Come vanno scelti i nomi?

«I criteri li ho indicati nell’intervista di qualche settimana fa e mi è parso che tutti li abbiano condivisi. Se, come è naturale che accada, ci sono disponibil­ità maggiori dei possibili candidati, si faccia una scelta che sia poi condivisib­ile dalla coalizione. Sento, invece, molti distinguo che rischiano di minare la credibilit­à della coalizione. Il mio richiamo è a mordersi la lingua».

Che peso dà al fattore tempo?

«Il tempo è un fattore importante, mi pare ci siano le condizioni perché questa sia la settimana in cui si decide».

Per candidarsi a Trento c’è la fila, per Rovereto due sole richieste (Mellarini e Fravezzi), sulla Valsugana domina un garbato «prego passi lei».

«Non ci sono territori amici e nemici. Il centrosini­stra autonomist­a governa da anni in tutto il Trentino e dappertutt­o bene. Quindi mi piacerebbe la si finisse con questa storia del collegio sicuro. Chi, oggi, è in grado di definire sicuro un collegio? Serve un po’ di coraggio».

Si riferisce ai singoli?

«Dico che siamo perfettame­nte in grado di vincere dappertutt­o. Ciò premesso, se ognuno singolarme­nte non mette in conto di poter anche perdere, non vincerà mai».

La possibile candidatur­a di Nicoletti su Bolzano la convince?

«Ovviamente di nomi non parlo. Ma qui il problema non è “piazzare” Tizio o Caio, quanto cercare di eleggere fi- gure che possano dare continuità agli ottimi risultati ottenuti dall’Autonomia in questa legislatur­a nazionale. Se abbiamo messo i conti in sicurezza, approvato un numero di norme di attuazione senza paragone col passato, ottenuto la concession­e per A22, le norme sull’idroelettr­ico e tanto ancora lo dobbiamo anche ai nostri parlamenta­ri. A livello regionale si ritiene che Nicoletti possa rappresent­are un valore? E allora perché no? La competenza e l’esperienza contano in politica come in ogni altro campo. A teorizzare che la caratteris­tica migliore per governare è non averlo mai fatto ci sono già i 5 Stelle».

Una domanda extra elezioni: qual è la sua opinione sul caso Arcese?

«La stessa già espressa dal vicepresid­ente Olivi. Se il problema è la sentenza, Rovereto o Milano non capisco che differenza possa fare e quale ruolo possiamo avere noi. Se, invece, parliamo di politiche industrial­i, oggi come ieri siamo disponibil­i alla massima collaboraz­ione possibile».

Sento parlare di generi, di novità, di correnti Il mito dell’inesperien­za lasciamolo ai 5 Stelle Il tempo è importante In questa settimana si può decidere A livello personale serve un po’ di coraggio

 ??  ?? Irritato Ugo Rossi cita con un certo fastidio la raccolta firme dei sostenitor­i di Filippi e la mail di Borgonovo Re (Rensi)
Irritato Ugo Rossi cita con un certo fastidio la raccolta firme dei sostenitor­i di Filippi e la mail di Borgonovo Re (Rensi)

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