Alleanza contro il traffico autostradale
Risoluzione euroregionale. Chieste tariffe più alte. Kompatscher: nel 2027 il 50% delle merci su rotaia Platter: in attesa dell’aumento dei pedaggi, avanti con il blocco dei Tir. Rossi: RoLa, occorre investire
BOLZANO Aumentare i pedaggi e rendere più attraente la ferrovia. I tre presidenti dell’Euregio tornano alla carica sulla questione dei transiti e presentano una serie di obiettivi ambiziosi per i prossimi vent’anni. «Oggi il 70% delle merci viaggia su gomma e solo il 30% sulla ferrovia. Una situazione insostenibile. Nel 2027 vogliamo arrivare ad un rapporto di 50 e 50» spiega il presidente altoatesino Arno Kompatscher che ieri a parco tecnologico a fatto gli onori di casa ospitando i colleghi, il tirolese Günther Platter e il trentino Ugo Rossi e i rispettivi assessori alla mobilità, Ingrid Felipe e Mauro Gilmozzi.
Nei piani dei tre governatori, il vertice di Bolzano doveva essere il sigillo finale all’intesa tra Italia, Austria e Germania sulla questione dei transiti. Ma alla fine il summit di Monaco con i ministri è saltato — sarà recuperato il 5 febbraio — dunque l’Euregio deve andare avanti da sola. Il gruppo di lavoro ha così approvato una risoluzione che, si spera, sarà recepita anche dai governi che dovranno tradurla in atti concreti.
Kompatscher, Rossi e Platter hanno parlato di una situazione già oltre il limite. Nel 2016 oltre 11 milioni di auto e quasi 2,1 milioni di mezzi pesanti hanno attraversato il valico del Brennero. E nel 2017 i dati sono aumentati ancora. Secondo i tre presidenti le infrastrutture autostradali hanno raggiunto la «capacità massima», ed è dunque «inevitabile» un intervento in grado di abbattere in maniera drastica il peso dell’inquinamento acustico ed ambientale su una zona particolare come quella alpina. E poi c’è il tema della sicurezza che, ha detto Kompatscher, non può essere garantita quando l’afflusso supera la capacità dell’autostrada. Le code registrate prima di Natale ne sono la prova provata. E anche il vaso della sopportazione dei residenti sembra ormai sul punto di tracimare: la prova è che alla conferenza stampa è comparsa una bolzanina con due cartelli. In uno i ritagli dei giornali che parlano di traffico e inquinamento. Nell’altro la richiesta di fare qualcosa per liberare Oltrisarco dallo smog dell’autostrada. «Da subito, non tra vent’anni» specifica la signora che è stata gentilmente fatta uscire dalla sala dal direttore dell’agenzia per la comunicazione, Marco Pappalardo.
«A livello di Euregio abbiamo lavorato con impegno per ad una posizione comune su un tema così delicato — chiarisce Kompatscher tutto ciò per poterci presentare in maniera unitaria non solo al vertice del 5 febbraio a Monaco con i ministri dei trasporti di Italia, Austria e Germania, ma anche nell’ambito delle trattative in corso a Roma per la definizione dei contenuti tecnici legati al rinnovo della concessione autostradale per A22. L’obiettivo è garantire una migliore qualità di vita alla popolazione, rendere la mole di traffico più sostenibile dal punto di vista ambientale, e abbattere i passaggi di mezzi pesanti attirati dai pedaggi più convenienti».
Proprio per quanto riguarda quest’ultimo punto, la delibera approvata dalla giunta del Gect prevede che le tariffe di transito attraverso il Brennero debbano essere allineate a quelle previste per gli altri valichi alpini, al fine di limitare l’attuale volume di traffico cosiddetto “deviato”. Una decisione che però non si concretizzerà prima del rinnovo della concessione autostradale. «Il ministro Delrio condivide in pieno la linea di tassare la strada per incentivare la ferrovia» sottolinea Kompatscher.
Ma i governatori dell’Euregio non hanno intenzione di limitarsi ad aspettare una concessione che non arriverà prima di qualche mese. Sem- pre ammesso che il prossimo governo non faccia dietrofront. In attesa dunque verranno applicate altre misure come il potenziamento dell’autostrada viaggiante RoLa e avviato un monitoraggio dei transiti tramite un sistema unico per i diversi territori. L’obiettivo di lungo periodo è invertire il trend delle merci. «Attualmente il 71% viaggia su gomma e solo il 29% su rotaia. Ma puntiamo a raggiungere il pareggio entro il 2027 e, una volta entrato a regime il tunnel del Brennero, di invertire la rotta a partire dal 2035 muovendoci verso l’esempio della Svizzera, dove già oggi il modal split è 70 a 30 a favore del ferro».
Il presidente del Land Tirolo, Günther Platter, ha sottolineato che «l’Euregio ha dimostrato di saper lavorare assieme e in maniera unitaria sulle tematiche più importanti e difficili per i nostri territori», confermando che i divieti sulle strade regionale rimarranno in vigore e che saranno replicati anche gli interventi di contingentamento del traffico in situazioni particolarmente critiche. Su questo punto Kompatscher però ha chiesto pubblicamente che tali provvedimenti vengano notificati con sufficiente anticipo in modo da prevedere adeguate contromisure.
«Oggi scriviamo una pagina importante di una politica comune — ha aggiunto il governatore trentino Ugo Rossi – il documento sulla mobilità è la dimostrazione che lavorando insieme e rispettando le sensibilità di ciascuno si possono ottenere risultati concreti. Il tema dei pedaggi è una parte del problema ma nel frattempo lavoreremo per rendere anche più attraente e funzionale la ferrovia investendo sull’interporto. Bisogna lavorare sull’infrastruttura, incentivare le aziende che scelgono l’autostrada viaggiante ma anche sui tempi di carico. Su questo punto — precisa Rossi — stiamo trattando con Rfi per ridurre al massimo le attese. Spesso il tempo che si impiega è più importante del costo».