Baumgartner allarmato «Grave danno all’export»
BOLZANO Il presidente di Fercam Thomas Baumgartner non usa mezzi termini: «L’aumento dei pedaggi per i mezzi pesanti arrecherà un grave danno all’economia italiana e altoatesina. Per gli esportatori ci sarà un aumento dei costi di trasporto, e quindi una diminuzione della competitività del sistema italiano e sudtirolese». Molto negativo, dunque, il giudizio sulla misura deliberata dalla giunta dell’Euregio: «L’uscita dalla crisi e i tentativi di sviluppo vengono così fortemente rallentati. Del resto, a pagare non saremo noi aziende direttamente, ma l’aumento dei costi si riverserà sui noli e, a cascata, sui consumatori. Aumentare i costi — ammonisce Baumgartner — non è mai servito a nulla se non a togliere competitività e ad aumentare le spese per le aziende». Il presidente di Fercam è scettico anche sulle altre ipotesi avanzate in giunta: «Difficilmente si riuscirà a spostare il traffico sulla Svizzera: è più costosa e ci sono comunque dei costi doganali da sostenere. A quel punto bisognerebbe fare pressione sugli elvetici per provare a ridurre un po’ le tariffe, ma diversamente non credo che sia pensabile deviare lì i transiti». Baumgartner risponde a distanza anche a Ugo Rossi, che ha sottolineato la necessità di sfruttare maggiormente il collegamento ferroviario: «Noi tutti da decenni cerchiamo di fare il massimo per lo spostamento dei transiti su rotaia,a a noi trasportatori non cambierebbe nulla a patto però che il sistema ferroviario ci dia un’offerta efficiente ed economica. Perchè, del resto, dovrei pagare di più e avere tempi di resa maggiori e inaffidabili? »
Critica sull’operazione anche Conftrasporto: «Nessuno contesta interventi a favore dell’ambiente — spiega il presidente Paolo Uggè — ma il rischio è che dietro un’operazione pseudo eco-ambientalista se ne voglia nascondere una prettamente economica».
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