Upload on in tour Prima data c’è Elso
Sabato in Primiero: «Sono felice»
L’urticante poetica di Elso aprirà il primo appuntamento di Upload On Tour sabato in Primiero all’Hotel Isolabella di Transacqua. Il giovane artista ligure ha pubblicato 1989 a settembre per la Inri, l’etichetta torinese di Levante, ExOtago e Bianco, un’opera prima che scuote per crudezza e intensità emotiva. Luca Cascella chiama il suo progetto solista col nome del nonno Elso e riversa nelle nove tracce dell’album tutta la rabbia e il dolore di un periodo caratterizzato in rapida successione dalla perdita dell’amato progenitore, dal licenziamento, dalla separazione dei genitori e dallo scioglimento della band. «Sulla copertina del disco ci sono io impiccato con la mia data di nascita — racconta Elso — un modo un po’ lugubre per mettermi alle spalle un periodo nero e ripartire. Mio nonno è stato un punto di riferimento e anche se aveva novant’anni perderlo è stato un duro colpo, ho voluto chiamarmi come lui anche se nel disco non c’è quasi niente del nostro rapporto, forse perché lui a differenza di me era un uomo buono».
Il riscatto passa attraverso pezzi come Merda e Amore,
Tua madre, Sit e 1989 che fotografano il male di vivere contemporaneo attraverso un elettro-pop venato di new wave ottimamente arrangiato e prodotto da Brain Burgan. «Ho concluso il disco mentre ero in Qatar per un periodo di lavoro — continua Elso — i testi e le melodie erano le mie ma i suoni li ho affidati a Brian che ha saputo colorarli a distanza. Mentre arrangiavamo i brani ascoltavo Moderat, Bloody Beetroots e Stromae e penso che si sentano queste tre influenze. C’è una certa attitudine punk nell’uso delle parole ma pur riconoscendo che si tratta di un prodotto di nicchia sono convinto di quanto ho scritto: volevo dire proprio quello, senza scendere a compromessi». Per Elso si tratta della prima volta in assoluto in regione e il suo set sarà preceduto dall’esibizione di Waira, Mondo Frowno e Darts, tre band che partecipano al contest di Upload. «Dal vivo sono sempre da solo sul palco — conclude Elso — con un computer, un midi e una centralina Arduino che regola le luci a seconda dei suoni. Porto un cappello in testa che mi ricorda l’immagine del nonno e propongo un set che rende soprattutto negli spazi bui e piccoli. Da quando è uscito il disco ho fatto apertura per artisti come i Kaufman alla Latteria Molloy di Brescia, altrimenti in solo come in Primiero. Per me è un esordio assoluto e sono felice di arrivare in Trentino: a volte suono davanti a poche persone ma spesso sono venute apposta e è una grande soddisfazione».