«Milite ignoto» Dalle trincee Perrotta narra l’Italia unita
È una della grandi voci nazionali del teatro di narrazione e torna in Trentino con uno spettacolo dedicato alla Prima guerra mondiale. Domani a salire sul palco dell’Auditorium Melotti a Rovereto sarà Mario Perrotta con Milite ignoto,
secondo appuntamento della rassegna Altre Tendenze che il Centro S. Chiara propone a Trento e Rovereto nell’ambito della stagione di prosa 2017/2018. Lo spettacolo, tratto dal libro di Nicola Maranesi Avanti sempre e da La Grande Guerra - i diari raccontano, un progetto a cura di Pier Vittorio Buffa e dello stesso Maranesi, racconta quello che può essere definito il primo vero momento di unità nazionale.
«È nelle trincee di sangue e fango — spiega Perrotta — che gli “italiani” si sono conosciuti e ritrovati vicini per la prima volta: veneti e sardi, piemontesi e siciliani, pugliesi e lombardi accomunati dalla paura e dallo spaesamento per quell’evento più grande di loro. Per questo ho immaginato tutti i dialetti italiani uniti e mescolati in una lingua d’invenzione. Ne è venuta fuori una “lingua nuova” che ha regalato allo spettacolo un suono sconosciuto ma poggiato sulle viscere profonde del nostro Paese».
Milite ignoto è stato finalista ai Premi Ubu 2015 — i piccoli Oscar del teatro italiano — nella categoria migliore novità italiana o ricerca drammaturgica. Anche la critica nazionale ha espresso grandi lodi. Franco Cordelli sul Corriere della Sera parla di «un racconto moderno di cose antiche. Quelle “cose antiche” Perrotta non le stava recitando: immerso, le stava rivivendo». Per Renato Palazzi (Il Sole 24 ore) si tratta di «una delle più strepitose prove d’attore degli ultimi anni dall’effetto sconvolgente» e per Maria Grazia Gregori (Delteatro.it) «Perrotta ha plasmato un ennesimo cammeo rendendo vocalmente poetici e premurosi vari corpo a corpo in uno scenario di fango, sangue, carne».