«Guerra Angelo» a Riva In scena tra musica e danza
Uno spettacolo che unisce teatro, musica e danza, e racconta la storia di un uomo comune ma con una vita straordinaria. L’associazione culturale LuHa - Art Survival Kit, in collaborazione con Comune di Riva del Garda, Cantiere 26 e Comune di Arco presenta il terzo appuntamento della rassegna Cantiere Teatro: venerdì alle 21 all’Auditorium del Conservatorio di Arco andrà in scena Guerra Angelo della compagnia bresciana zerO. Lo spettacolo ripercorre la storia vera del nonno di Filippo Garlanda, autore e interprete del lavoro. «Non ho avuto l’occasione di conoscerlo direttamente, è morto che ero molto piccolo. Sono però cresciuto con i racconti dei parenti che mi descrivevano una figura che nel tempo è diventata quasi mitica ai miei occhi. Ho deciso di recuperare questa storia che si perde nel passato procedendo in maniera più scientifica possibile, mettendo insieme frammenti di racconti e componendo una drammaturgia complessiva. Il risultato è un racconto storicamente fondato ma che mantiene lo sguardo di un bambino».
Garlanda opera così una ricostruzione documentaristica che affonda del radici direttamente nell’Ottocento. «Nel 1889 a Buia, un paesino sparso sulle colline del Friuli, nasce mio nonno Angelo Guerra, detto Angelo di Doro — spiega ancora l’attore — Come in molti paesi di montagna le famiglie sono identificate sia dal cognome “ufficiale” sia da dei nomignoli, soprannomi popolari derivati da antenati, caratteristiche o antiche provenienze geografiche. Di alcuni è facile ricostruire l’origine ma per altri, come in questo caso, risalire all’etimologia originaria è quasi impossibile».
Attraverso la vita di Angelo Guerra si ripercorrono decenni di storia europea: dalle estati di lavoro in Germania ancora bambino alla specializzazione come operario in Francia, attraverso i grandi avvenimenti storici come la Prima e la Seconda guerra mondiale, fino al terremoto del Friuli, questo personaggio sconosciuto diventa l’emblema dell’esistenza di migliaia di italiani emigrati nel corso del ‘900.
Lo spettacolo porta il sottotitolo «racconto per voce, pianoforte e altre cose che suonano». Alla drammaturgia testuale e scenica si accompagna una narrazione musicale originale composta appositamente dal musicista Pierangelo Taboni. Il risultato è un lavoro poetico, delicato nella forma ma in grado di parlare a diverse generazioni. L’associazione LuHa - Art Survival Kit, fondata nel 2014, si occupa di produzione e organizzazione di spettacoli teatrali, eventi culturali e progetti didattici e dal 2015 organizza la rassegna di teatro di ricerca Nuove Fondamenta al centro Cantiere 26 di Arco.