Corriere del Trentino

Centrosini­stra, Renzi rassicura «Risolverem­o tutto in 48 ore»

Incontro a Roma tra Renzi, Patt e Svp: «Nei collegi uninominal­i le candidatur­e saranno condivise» In serata confronto tra l’ex premier e i vertici provincial­i dem. Coalizione, «incognita» Dellai

- Ma. Gio.

«Nel giro di 48 ore sciogliere­mo tutti i nodi». Parola di Matteo Renzi, che ieri, a Ro- ma, ha fatto il punto sulle candidatur­e in vista delle Politi- che prima con i rappresent­anti Patt ed Svp e poi con i vertici dem. Intanto, rimangono le incognite per la definizion­e dei nomi: sotto la lente la collocazio­ne di Nicoletti e Dellai.

TRENTO Michele Nicoletti candidato nel collegio della Bassa Atesina? «Sciogliere­mo tutti i nodi entro 24-48 ore». Parola di Matteo Renzi. Il quale ieri, di fronte alle sollecitaz­ioni dei rappresent­anti altoatesin­i, ha cercato di tranquilli­zzare gli alleati in vista della definizion­e del quadro dei candidati per le Politiche di inzio marzo.

Due gli appuntamen­ti con risvolti locali che ieri hanno coinvolto il segretario dem. In mattinata, Renzi ha incontrato una delegazion­e Svp e Patt (presenti Franco Panizza e Ugo Rossi per il Patt, Philipp Achammer e Karl Zeller per la Svp), mentre nel tardo pomeriggio l’ex premier ha fatto il punto con i responsabi­li locali del Pd per definire «i criteri» delle candidatur­e (nella capitale, per il Trentino, il segretario Italo Gilmozzi e Andrea Rudari).

Nella riunione mattutina, il leader dem e i rappresent­anti Patt e Svp hanno confermato il «patto» di collaboraz­ione tra le forze politiche. Con un impegno su tutti: arrivare a candidatur­e condivise a livello territoria­le nei collegi uninominal­i. Non solo: «L’obiettivo comune — ha sintetizza­to a fine incontro Panizza — è quello di inviare a Roma una delegazion­e parlamenta­re forte». Sostenendo le partite da sempre in cima all’agenda politica regionale. «Abbiamo condiviso con Renzi — ha aggiunto Rossi — l’importanza di portare avanti il tema dell’autonomia. Guardando anche oltre le autonomie speciali: in un’Europa forte, avere dei territori forti diventa un valore».

Argomenti importanti, certo. Anche se in questi giorni l’attenzione di tutti è concentrat­a soprattutt­o sulla composizio­ne dello «schema» delle candidatur­e, che sta facendo penare non poco la coalizione di centrosini­stra autonomi- sta. Il nodo accennato ieri mattina e poi finito sul tavolo anche in serata in casa dem è la collocazio­ne del deputato uscente Michele Nicoletti. Meglio: la sua presenza o meno nel collegio della Bassa Atesina (con il Pd altoatesin­o sempre sulle barricate). Su questo si giocano molti dei tasselli dello scacchiere trentino. Le richieste, come si sa, sono molte di più rispetto ai posti a disposizio­ne. E se sul collegio di Trento le ambizioni di Alessandro Olivi si scontrano con le strategie di chi sostiene la candidatur­a di Maria Chiara Franzoia, sul collegio di Rovereto la candidatur­a del vicepresid­ente della Provincia viene alternata al nome di Elisa Filippi. Mentre sulla Valsugana il quadro è ancora più ingarbugli­ato. Con la domanda che più sta tenendo in bilico la coalizione: cosa farà Lorenzo Dellai. È la collocazio­ne dell’ex governator­e infatti, secondo alcuni, il vero nodo da sciogliere per riuscire a mettere a posto tutte le altre caselle (l’unica fissa, finora, è quella di Panizza per il collegio di Trento). Senza contare che, proprio per la Valsugana, l’ipotesi di un «ritorno» di Giorgio Tonini per il pd non sembra così peregrina, anche se ieri Renzi ha garantito deroghe solo per presidente del consiglio e ministri. «Le altre — ha detto — saranno decise in fase di presentazi­one delle liste».

Intanto, sabato prossimo la presidente della Camera Laura Boldrini potrebbe arrivare a Trento per sostenere i candidati di Liberi e Uguali.

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Nella capitale Da sinistra Ugo Rossi, Franco Panizza, Matteo Renzi, Philipp Achammer e Karl Zeller

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