Corriere del Trentino

«Viale Trieste, rivedremo le aree di sosta»

Il vicesindac­o Biasioli: «Alcuni posti riservati dal regolament­o comunale»

- A. R. T.

TRENTO «Abbiamo da poco concluso i lavori in via Milano, dove sono stati creati parcheggi con le strisce blu, per i portatori di handicap e per il carico-scarico. Adesso prenderemo in mano la situazione in tutta la zona adiacente, quindi faremo delle valutazion­i anche su viale Trieste». A spiegarlo è Paolo Biasioli, vicesindac­o di Trento e assessore con delega per le materie dell’Urbanistic­a, rispondend­o alla sollecitaz­ione giunta mercoledì attraverso le pagine del Corriere del Trentino da Riccardo Lucatti. Il presidente dell’associazio­ne culturale «Restart Trentino» aveva innanzitut­to evidenziat­o che alcuni parcheggi del viale vengono occupati con regolare permesso dai dipendenti di un ospedale privato della zona, determinan­do una riduzione di spazi a disposizio­ne dei residenti che pagano il permesso di sosta all’amministra­zione comunale.

«In passato, parliamo di circa dieci anni fa, in quell’area erano pochi i residenti che parcheggia­vano e per questa ragione, come previsto dallo stesso regolament­o comunale, alcuni parcheggi sono stati riservati ai dipendenti dell’ospedale ma anche a funzionari pubblici, come i carabinier­i, i cui turni di lavoro non consentiva­no loro di avere a disposizio­ne il servizio di trasporto pubblico» chiarisce il vicesindac­o del capoluogo. Quei posteggi, quindi, venivano messi a disposizio­ne di chi staccava anche in piena notte e per tale ragione non poteva che fare ritorno a casa utilizzand­o un mezzo proprio. Qualcosa, però, potrebbe cambiare.

«Lungo via Milano sono stati realizzati parcheggi blu, per portatori di handicap e per il carico-scarico — continua Biasioli — Adesso stiamo valutando la situazione delle aree circostant­i, per cui anche di viale Trieste».

Lucatti evidenziav­a inoltre che da anni erano disponibil­i alcuni posteggi «bianchi» in fondo al viale, nella cosiddetta «busa», oggi però segnalati come di proprietà di Dolomiti Energia. La disponibil­ità di tali parcheggi sono stati inoltre interdetti al pubblico con alcune colonnine.

«Qualche tempo fa, Dolomiti Energia ha segnalato che l’area sulla quale quei parcheggi erano stati realizzati è di loro proprietà e per questo motivi ne ha impedito l’utilizzo» risponde il vicesindac­o.

Nel frattempo, i servizi di controllo messi in campo dall’amministra­zione per verificare il corretto utilizzo delle aree di sosta sono stati intensific­ati con lo scopo di rilevare eventuali abusi e consentire l’economica rotazione sullo stesso stallo.

Il nodo I residenti contro l’uso dei posteggi da parte di lavoratori di aziende vicine

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La «busa» La sede di Dolomiti Energia che sorge in fondo a viale Trieste

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