Itas, l’incognita dell’amministratore delegato
Girardi in campo, vorrebbe in squadra Lorenz e forse Vescovi. Consoli invece no
TRENTO Il progetto dell’avvocato Andrea Girardi su Itas Mutua sarà definito nelle prossime settimane, ma si può già dire che poggerà sul mantenimento nel nuovo di cda «di due o tre consiglieri del consiglio attuale, in segno di continuità» specifica lo stesso Girardi. Fra loro potrebbe esserci l’attuale presidente, Fabrizio Lorenz, e Ilaria Vescovi, in rappresentanza dei soci sovventori, in primis Intesa Sanpaolo.
Girardi, negli ultimi anni commissario della Cantina La Vis e poi presidente (per metà mandato) di Autobrennero — incarichi legati alla Provincia —, sta raccogliendo il consenso dei delegati per presentare una sua lista per la governance di Itas. Dopo i sei mesi di burrasca giudiziaria che hanno allontanato il direttore Ermanno Grassi e fatto perdere la presidenza a Giovanni Di Benedetto, in aprile ci saranno nuove elezioni.
Prima però potrebbe intervenire una modifica statutaria per introdurre la figura dell’amministratore delegato, che diventerebbe il vero «capo» della compagnia. Un’assemblea straordinaria potrebbe essere convocata nelle prossime settimane. E finora si sta tenendo forse troppo poco in considerazione questo tipo di mutamento.
Per le nuove nomine Girardi sta pensando al docente universitario Michele Andreaus, al manager Clive Mendes e ad altri. Nel nuovo board, oltre alla sua squadra, Girardi potrebbe immaginare anche l’attuale presidente Lorenz, che di Itas è stato direttore generale prima dell’avvento di Grassi. Il presidente attuale, che ha già chiesto a sua volta ai delegati la possibilità di essere confermato in aprile per i prossimi tre anni, sarebbe «da valorizzare». Anche con la consigliera Ilaria Vescovi — ex presidente di Confindustria, vicepresidente di Isa e presidente di Seta, ci potrebbe essere un dialogo. Il vicepresidente Consoli invece non sarebbe della partita.