Pratiche, tempi ridotti del 30%
La giunta: l’iter dovrà durare 180 giorni. I professionisti: urbanistica, molti ostacoli
Procedure certe e più veloci. È questo l’obiettivo del disegno di legge approvato ieri dalla giunta provinciale che dovrebbe approdare in Aula nella prima settimana di marzo. La proposta prevede una riduzione del 30% dei termini massimi per i procedimenti amministrativi. In sostanza, l’iter dovrà concludersi nel giro di 180 giorni. Modifiche anche per Scia e Valutazione di impatto ambientale. «Semplificazione ok, ma non basta» dicono gli Ordini.
TRENTO Secondo il presidente della Provincia Ugo Rossi si tratta di «un cambio di approccio filosofico all’interno della pubblica amministrazione». Il disegno di legge approvato ieri dalla giunta, infatti, riguarda tempi e modalità con cui la Provincia si rapporta con cittadini e imprese «considerandoli — dice il governatore — come coloro che dal nostro agire devono ricavare beneficio». Ecco allora che la parola d’ordine «semplicità» ha dato vita a nove articoli, che si affiancheranno a un disegno di legge già depositato dal consigliere Gianpiero Passamani per sfociare in un unico provvedimento che dovrebbe arrivare in Aula la prima settimana di marzo: «metterà mano» a tre leggi attualmente in vigore, quella sull’attività amministrativa, quella sulla valutazione di impatto ambientale e quella per il governo del territorio.
Cosa prevede la proposta della giunta? Innanzitutto tempi più rapidi: si vuole ridurre del 30% i termini massimi dei procedimenti amministrativi. Tradotto: la totalità dei procedimenti provinciali avrà un termine massimo di 180 giorni. Sarà la Provincia, inoltre, a garantire la comunicazione preventiva di scadenze previste per adempimenti a carico degli utenti. Per Rossi è un cambio di paradigma: «È un ribaltamento di concetti — dice — gli oneri non saranno più a carico di cittadini e imprese, ma della pubblica amministrazione».
Con la nuova legge, inoltre, la tempistica di conclusione delle procedure complesse, quelle, cioè, che richiedono il parere di più enti o uffici, saranno certi: se prima il procedimento rimaneva sospeso fino all’acquisizione di tutti gli atti necessari per completare l’istruttoria, con l’entrata in vigore della norma per un eventuale atto non rilasciato in tempo basterà il silenzio assenso per proseguire l’iter. Sempre in termini di documentazione, poi, l’integrazione sarà sempre ammessa. In altre parole, il procedimento amministrativo può iniziare anche se il cittadino o l’impresa non presentano subito tutti i documenti necessari.
Per quanto riguarda, invece, l’erogazione di contributi, si è deciso che non verranno più revocati — come succede oggi — nel caso le scadenze di rendicontazione non fossero rispettate. Ciò potrà accadere solo se l’amministrazione, almeno trenta giorni prima, ne avrà ricordato il termine per via informatica o comunque con mezzi che diano certezza della ricezione dell’avviso.
Nuove misure saranno introdotte anche per Scia e Via. Le attività economiche che fanno pervenire al Comune la Segnalazione certificata di inizio attività (ne vengono presentate circa 5.000 ogni anno in Trentino) non si vedranno più sospendere il lavoro una volta che sia stato avviato, come succede adesso, nel caso l’amministrazione nei 60 giorni successivi riscontrasse la mancanza di requisiti o presupposti di legge. Se ci sono irregolarità sanabili, l’interessato avrà tempo per rimediare continuando comunque a esercitare l’attività già avviata (la sospensione viene prevista solo in casi eccezionali). Se un richiedente, infine, ottiene una Valutazione di impatto ambientale favorevole, anche se il Comune non partecipa alla Conferenza dei servizi, non dovrà più richiedere il rilascio del permesso di costruire ma presentare solo la Scia.