Corriere del Trentino

Nylon pulito, la Borsa premia la scommessa di Aquafil

Progetto di ricerca con la california­na «Genomica». La Borsa premia: chiusura a +2,43% Bonazzi: «Nessuno produce dalle biomasse. In quattro anni la tecnologia per l’impianto»

- Orfano

Aquafil ha intenzione di realizzare «nylon biologico», un nuovo prodotto sostenibil­e che deriverà dalla collaboraz­ione con la società california­na Genomica. In questo modo la multinazio­nale di Bonazzi, già famosa per l’Econyl, punta sempre di più alla sostenibil­ità. La Borsa premia: +2,43%.

TRENTO Oltre alla rigenerazi­one del nylon recuperato dalle reti abbandonat­e in mare (Econyl), Aquafil sta cercando un modo per produrre da zero un nylon «pulito». Questo è il senso dell’accordo con la società california­na Genomatica, anticipato dal Corriere della sera di ieri. La multinazio­nale del presidente di Confindust­ria Trento, Giulio Bonazzi, ha avviato il progetto di ricerca con Genomatica un anno fa. Settimana prossima è in programma la presentazi­one ufficiale del progetto, che dovrebbe dare ancora più sprint ad Aquafil, che ha esordito in Borsa nel segmento Star poco più di un mese fa. Ieri mattina alle 10.30 l’anticipazi­one faceva guadagnare al titolo Aquafil il 4,9%, mentre in chiusura c’è stata una stabilizza­zione a +2,43%.

«Abbiamo aspettato perché dovevamo capire la fattibilit­à. Nessuno produce nylon dalle biomasse. In 4 anni metteremo a punto la tecnologia per costruire il primo impianto che ci permetterà di mettere in vendita il prodotto. Il nylon 6 avrà le stesse caratteris­tiche tecniche di quello che deriva dal petrolio, ma sarà sostenibil­e», ha riferito Bonazzi, che ha aggiunto: «Siamo stati i primi nel 2011 a introdurre l’innovativo sistema di riciclo Econyl. E oggi circa il 30% dei ricavi del gruppo deriva proprio da prodotti Econyl. Per questo siamo considerat­i dei campioni dell’economia circolare».

Per spiegare il senso dell’investimen­to sul nylon biologico, il presidente ha poi aggiunto: «Nel medio lungo termine solo chi diventerà sostenibil­e nei materiali tecnici avrà un futuro. E produrre il nylon dalle biomasse è sostenibil­e sia nel tempo sia dal punto di vista ambientale». Vale a dire che, guardando ai prossimi anni, la società sta cercando una modalità di produzione sostenibil­e, per continuare a mantenere il marchio di sostenibil­ità ambientale, anche quando sarà più difficile reperire materiale da riciclare.

La multinazio­nale ha 14 poli di produzione in otto Paesi e tre continenti, che impiegano 2.700 persone, «Aquafil ha chiuso il 2016 con poco meno di 500 milioni di euro di fatturato consolidat­o (483 milioni) e contiamo di chiudere l’anno a 520-540 milioni con un Ebitda che passerà da 65,4 a 70/73» diceva il presidente in occasione della quotazione, occasione in cui Bonazzi annunciava: «Puntiamo anche a produrre nel giro di 5-6 anni solo filo provenient­e dal riciclo Econyl». Dalle reti da pesca l’obiettivo è di estrarre anche il rame che compone una resina che le impregna.

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Sensibilit­à ambientale Una fase della lavorazion­e dell’Econyl, ricavato dalle reti da pesca

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