«Predatori: più aiuti pubblici e progetti pilota»
Approvata la mozione per difendere gli allevamenti. Schuler: malghe da tutelare
«Progetti pilota, già BOLZANO dal 2018, per farsi carico delle misure a tutela delle greggi e degli allevamenti (costi di investimento e manutenzione compresi) per quanto riguarda gli attacchi dei grandi predatori».
È quanto chiede alla giunta provinciale la mozione — approvata ieri dal Consiglio (ultima seduta di gennaio) — proposta dagli Svp, Noggler, Schifer e Wurzer.
Nella discussione, Dello Sbarba (Verdi) ha ricordato che il massimo finanziabile è il 70% della spesa, e che la Provincia mette a disposizione gratuitamente i recinti elettrificati anche se solo un allevatore ne ha fatto richiesta.
Hochgruber Kuenzer (Svp) ha rilevato che non è così semplice installare dei grandi recinti elettrici nelle zone montane, e che c’è bisogno di un rinnovo annuale delle strutture.
Urzì (L’Alto Adige nel cuore) ha segnalato che di fatto viene richiesto non più un contributo, ma una copertura al 100% di opere a tutela di imprenditori economici, quali sono i contadini: «E allora gli artigiani e i semplici cittadini potrebbero chiedere la stessa cosa contro i “predatori” umani».
Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) si è detto convinto dell’inefficacia dei recinti contro gli assalti, incassando un sostanziale consenso anche da Schiefer (Svp): «Orso e lupo semplicemente non dovrebbero essere insediati in questa provincia». Secondo Heiss (Verdi) «non si tratta di recintare malghe intere, è sufficiente recintare aree limitate, ed è giusto il sostegno della mano pubblica». Stocker (Freiheitlichen) ha rilevato che si tratta di un progetto pilota, il che non significa che tutto verrà finanziato: si tratta di un esperimento.
L’assessore Schuler ha rilevato, tra le altre cose, che comunque ci sono difficoltà anche a far aprire gli agricoltori a progetti che si distaccano dalla gestione tradizionale: il progetto pilota permetterà di capire e far capire come la gestione può funzionare, anche se non sarà possibile risolvere tutti i problemi. In quanto al confronto con altre categorie, non è possibile rapportare l’agricoltore montano al piccolo imprenditore dell’area urbana, né le condizioni ambientali naturali ai furti, contro i quali agiscono le forze dell’ordine e i tribunali.
Inoltre, «mantenere le malghe attive in periferia con tutti i loro animali va a vantaggio di tutti i cittadini della provincia e dell’ambiente».
Nella stessa seduta sono state approvate altre due mozioni. La prima riguarda le iniziative per celebrare anche localmente la Festa dell’Europa in linea con le istituzioni europee che il 9 maggio di ogni anno a Strasburgo e Bruxelles aprono le loro porte al grande pubblico, mentre nelle università e nelle scuole si prende spunto da questo anniversario per far conoscere le attività dell’Ue.
Altra mozione — anche questa, come la precedente, con prima firmataria Amhof (Svp) — ha riguardato la Durp, introdotta nel 2011 con l’obiettivo di garantire maggiore equità nella concessione dei contributi, e che si applica da un anno anche nell’edilizia abitativa agevolata. Da diversi settori si sono però levate critiche, soprattutto riguardo ai parametri. Risparmi superiori ai 100.000 euro, per esempio, devono essere aggiunti al reddito nella misura del 20%, precludendo l’accesso all’edilizia abitativa agevolata ad alcuni richiedenti che hanno risparmi superiori a tale importo.
I firmatari chiedevano quindi di incaricare la giunta di analizzare attentamente gli effetti della Durp a partire dal settore dell’edilizia abitativa in modo da tenerne conto nella fase di elaborazione del nuovo ordinamento dell’edilizia abitativa agevolata; (2) di analizzare gli effetti della Durp anche nell’ambito delle prestazioni sociali.
Gli altri temi Giornata dell’Europa il 9 maggio «Durp» applicato all’edilizia agevolata