Girardi-Lorenz Gli agenti Itas si interrogano
Sta iniziando un periodo particolarmente delicato per il gruppo Itas, che in aprile in assemblea attende un responso sulla sua nuova governance. La «discesa in campo» di Andrea Girardi, che sta componendo la sua squadra, verrà sottoposta ad una prima importante valutazione giovedì. Nel pomeriggio infatti è in programma una riunione congiunta degli agenti di Trento e Bolzano. Non sono loro a eleggere il cda, ma potranno fornire sicuramente un’opinione importante. L’impressione comunque sembra favorevole all’iniziativa di Girardi, come pure al mantenimento «in squadra» del presidente attuale Fabrizio Lorenz, ex direttore generale di Itas, accantonato dal presidente Giovanni Di Benedetto per far posto ad Ermanno Grassi, e ora alla guida del cda dopo i sei mesi di bufera giudiziaria del 2017. Verso il vicepresidente Giuseppe Consoli invece sembra che ci sia un totale rifiuto. Ma come, non è stato alla guida del Gruppo Agenti dal 2010 al 2015? Sì, ma imposto da Di Benedetto e non certo benvisto dagli agenti, si sente dire. Altra questione importante: occorre individuare un contraltare «solido» al direttore Raffaele Agrusti, uomo forte ex Generali portato in Itas sempre da Di Benedetto. Lorenz, ex direttore, basta? Oppure servirà un amministratore delegato? Nel frattempo fra i 170 delegati cominciano a serpeggiare preoccupazioni relative ai bilanci della compagnia, che hanno risentito delle recenti acquisizioni e che hanno bisogno di tempo per consolidare i parametri. Magari tre anni di mandato affidato a una coabitazione Girardi-Lorenz.