«Ero farmacista a Bolzano Ora recito per Ridley Scott»
La storia di Alex Marchi: è il grafico di «Tutti i soldi del mondo»
E’ il film più discusso del momento a causa dell’improvviso cambio di protagonista deciso a seguito delle accuse di molestie ricevute da Kevin Spacey. Si intitola «Tutti i soldi del mondo», è stato diretto da Ridley Scott e racconta il sequestro da parte della ‘ndrangheta di John Paul Getty III, nipote sedicenne di uno degli uomini più ricchi del mondo.
Durante il sequestro, avvenuto nel 1973, un suo orecchio venne recapito alla redazione de «Il Messaggero» e Ridley Scott l’ha ricostruita all’interno di un ex concessionario Fiat della Magliana. E’ qui che è ambientata una delle scene più drammatiche del film, quella in cui il grafico del quotidiano spiega alla madre del sequestrato i motivi per cui il giornale vorrebbe pubblicare la foto. A interpretare la signora Getty è Michelle Williams dal Montana, già protagonista di «Dawson’s Creek» e “Marilyn”. A interpretare il grafico è Alex Marchi 33enne dall’Alto Adige, già farmacista a Bolzano. La storia di Marchi ha tutto per ispirare chi volesse tentare la carriera di attore fuori dai confini nazionali «Sono un bolzanino in tutto e per tutto, ma a un certo punto la mia città ha cominciato a starmi stretta. Dopo la laurea a Padova sono tornato per lavorare in una farmacia. Ma non è stata una bella esperienza per cui sono partito per Londra e poi per Bristol». La città di Cary Grant. Un buon auspicio?
«Non so, io lì facevo il cameriere. La mia famiglia non era
felicissima dell’investimento fatto con la mia laurea in farmacia». E non deve essere stato questo a colpire Ridley Scott.
«Infatti, dopo i sei mesi a Bristol sono partito per la Spagna. L’ho girata per un mese in Vespa. Poi sono rientrato in Inghilterra e ho incominciato a svolgere un’attività che in Italia non esiste, quella del farmacista libero professionista. Questo mi ha permesso di pagarmi la scuola di recitazione e poi di avere accesso a una delle scuole più accreditate di Londra: la Drama Studio. Terminati gli studi ho incominciato a interpretare ruoli importanti a teatro. Tra questi Caravaggio in Caravaggio between the darkness che è andato in scena per un mese al Festival Fringe di Edimburgo. Poi è arrivata la chiamata di Ridley Scott». Come è andata?
«Mi ha convocato per un provino dopo aver consultato un database di attori e alla fine mi ha dato una parte diversa da quella prevista. Un piccolo ruolo ma con battute importanti. Non ho girato scene con Kevin Spacey, quindi non ho dovuto rigirare nulla. Ho lavorato per un paio di ore e sono stato tutto il giorno sul set. E’ stata una bella esperienza, ora non mi resta che cavalcare l’onda e farmi conoscere. Magari anche in Italia».