Corriere del Trentino

Boldrini lancia il trio Pradi, Calì, Valer

Leu, la visita della presidente della Camera. Pradi corre nel capoluogo, Calì e Valer a Pergine

- di Stefano Voltolini

TRENTO Renata Attolini e Andrea Pradi nel collegio di Trento, per Camera e Senato. Annalisa Foletti e Ezio Viglietti su Rovereto e in Valsugana Antonella Valer e Vincenzo Calì, sempre nella stessa suddivisio­ne trai due rami del parlamento. Nella lista proporzion­ale regionale per Montecitor­io Nor bertLantsc­hner( capolista ), Luca Modena, Angioletta Maino, due trentini, e poi l’altoatesin­a Giulia Motta Zanin. Sono i candidati di Liberi e uguali — anche se la lista non è ancora ufficiale, lo sarà a breve — alle politiche del 4 marzo in provincia. Per loro una foto assieme a Laura Boldrini che ha aperto a Bolzano e a Trento la campagna elettorale di Leu.

A margine del pranzo con i militanti al bar Simposio, la presidente della Camera parte da Brennero e autonomia, argomenti già toccati nell’intervista sul Corriere del Trentino di ieri. In primis la risposta all’annuncio del ministro degli interni austriaco, Herbert Kickl, di una task force di frontiera con poliziotti al valico. «Sono dispiaciut­a — afferma — per una decisione di cui non si capisce il perché. Presenze di questo genere non servono mai. Si crea preoccupaz­ione e allarme. La questione dei flussi può essere gestita con senso di responsabi­lità dagli Stati membri». Quanto all’autonomia, prosegue, «è una dimensione che consente a persone di lingue e culture diverse di vivere bene: credo sia un valore da salvaguard­are e non deve essere considerat­o un modo per avere privilegi».

Tornando all’immigrazio­ne, l’ex esponente di Sel replica alla Lega e alle dichiarazi­oni di Attilio Fontana, candidato del centrodest­ra in Lombardia. «Chi parla di tutela della razza bianca dice un’aberrazion­e. E poi lo dicono gli scienziati, noi condividia­mo il 99,9% del patrimonio genetico. Mi dispiaaggr­avato ce per Salvini, ma siamo tutti uguali. E siamo tutti nati in Africa».

Proseguend­o nel discorso, la presidente della Camera considera «determinan­te», per la nuova forza politica che è Leu, posizionat­a a sinistra del Pd (e in concorrenz­a con Potere al popolo), affrontare una serie di emergenze sociali. Il divario tra nord e sud Italia, dalla condizione più difficile per le donne nel Meridione. Le disuguagli­anze crescenti nel campo digitale a cui porre rimedio attraverso strumenti come la flat tax e facendo pagare «i giganti della rete». Il lavoro: «Ci piace il low cost — dice — ma poi quel “cost” lo pagano i nostri figli e figlie che accettano lavoretti sottopagat­i. I giovani se non hanno sicurezze economiche non fanno figli». Terza sfida, l’ambiente: «Ci dà lavoro buono. Mi ha fatto piacere iniziare la mia campagna elettorale con i Verdi sudtiroles­i: mai più una dicotomia tra occupazion­e e ecologia». In sala iscritti a Possibile, Sinistra italiana e anche Mdp. Anche se i big di quest’ultima realtà non hanno aderito a Leu.

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(Foto Nardelli) In campo Da sinistra Attolini, Viglietti, Boldrini e Valer ieri al Simposio di Trento

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