Morì un centauro, l’autista di Rossi paga
La tragedia in Valsugana dell’agosto 2014 sul tavolo della Corte dei conti. Estinto il giudizio
Il fronte penale si era chiuso con un patteggiamento, ma i guai non sono finiti per l’ex autista del presidente Ugo Rossi. Il tragico schianto del 2014 in Valsugana è finito sul tavolo della Corte dei Conti. L’uomo ha pagato 8.737 euro. Giudizio estinto.
TRENTO Il fronte penale si era chiuso con un patteggiamento a venti mesi, ma i guai con la giustizia per l’autista del governatore Ugo Rossi, ora ex (Renato Dell’Alda è in pensione), non sono finiti. Sul tragico schianto avvenuto il 13 agosto del 2014 lungo la statale della Valsugana è intervenuta anche la Corte dei conti.
Pioveva forte quel giorno lungo quel tratto di strada della statale verso il sovrappasso ferroviario. L’auto blu, un’Audi A8, con a bordo il presidente Ugo Rossi e il vice Alessandro Olivi, sfrecciava verso S. Martino di Castrozza, poi il sorpasso appena iniziato e il violento schianto contro due centauri di Valdagno, Federico Contro di 56 anni e la moglie Lorella Battistini. L’impatto violentissimo contro la moto non aveva lasciato via di scampo a Contro che era morto sul colpo. La Procura aveva subito aperto un’inchiesta per omicidio colposo, poi c’era stato il patteggiamento. A mettere nei guai l’ex autista di Rossi era stata l’alta velocità, l’auto viaggiava a 133 chilometri orari a fronte di un limite imposto su quel tratto di strada di 90 chilometri orari. Nell’incidente l’auto blu era andata distrutta, non è mai stata riparata. Un danno per la Provincia ad avviso della Procura contabile che aveva aperto un procedimento a carico di Dall’Alda. La Procura contabile nell’atto di citazione a giudizio ha chiesto la condanna dell’uomo al pagamento di 32.361 euro a favore della Provincia. La difesa, sostenuta dall’avvocato Roberta De Pretis, ha chiesto il rito abbreviato e alla fine, come previsto dal codice contabile, Dell’Alda ha chiuso i conti con un versamento di 9.373 euro, ossia pari al 27% dell’importo di condanna. Il giudizio è stato quindi dichiarato estinto.
Stesso iter è stato seguito da due vigili del fuoco che hanno pagato per l’incidente fatto con un mezzo di servizio.