Angela scatena la guerra delle Dolomiti
Il Veneto attacca: noi esclusi, citato solo il Trentino. Dallapiccola: brutta cosa l’invidia
La puntata del programma tv di Alberto Angela sulle Dolomiti ha causato non pochi malumori in Veneto: il lato bellunese, infatti, non è stato menzionato dalla trasmissione e ora l’assessore regionale al turismo Caner minaccia segnalazioni al Ministero e alla Rai. Stupito della polemica l’assessore omologo trentino Michele Dallapiccola: «Con Caner abbiamo sempre collaborato, ma purtroppo in Veneto c’è chi prova ancora invidia per la nostra autonomia».
Alberto Angela non è certamente una figura televisiva nota per scatenare polemiche o dividere il pubblico, eppure questa volta ha causato non pochi malumori lungo il versante bellunese delle Dolomiti.
Il « casus belli » risiede nientemeno che nell’ultima puntata del suo seguitissimo programma, in onda su Rai 1, «Meraviglie - La penisola dei tesori». Record di ascolti per l’approfondimento dedicato alle Dolomiti, eppure al presidente della provincia di Belluno Roberto Padrin pare che non sia andata giù quella che è stata giudicata una vera e propria censura nei confronti del Veneto, con un’ampia trattazione dei tesori di Trentino e Alto Adige.
Il malumore è stato tale che alla fine ha preso posizione l’assessore regionale al turismo Federico Caner, che minaccia segnalazioni al Ministero competente e alla Rai, avanzando l’ipotesi che sia stata data visibilità alle due province autonome in proporzione ai loro investimenti nella promozione turistica. « Come minimo ci aspettiamo dalla Rai una trasmissione equivalente dedicata alle nostre montagne», ha ammonito l’assessore.
L’uscita dei colleghi veneti ha creato a sua volta qualche malumore anche a Piazza Dante. L’assessore provinciale al turismo Michele Dallapiccola si dice «stupito» che a prendere una simile posizione sia stato il suo omologo veneto, «col quale abbiamo collaborato bene tante volte», ma aggiunge: «C’è ancora una parte di Veneto che pensa e agisce sulla base dell’invidia nei confronti della nostra autonomia. È solo una parte ma esiste e si fa sentire. Credo anche che essendo in campagna elettorale il tema si faccia particolarmente sentire, ma credo che questo continuo rimarcare i confini sia solo nocivo nei confronti dei turisti che certamente non guardano questo genere di divisioni. La promozione — aggiunge Dallapiccola — fa bene a tutti. Purtroppo continuiamo a registrare una sorta di disagio e invidia nei nostri confronti, e sono persone che non si rendono conto che l’autonomia è un valore positivo anche per loro. Devo anche dire che tanti veneti hanno compreso e sono collaborativi».
L’uscita dei colleghi veneti viene commentata senza alcun cenno polemico da Thomas Widmann, ex assessore al turismo e attuale vicepresidente del consiglio provinciale: «Da un lato si possono comprendere le lamentele del Veneto, considerando che in effetti le Dolomiti si trovano nel loro territorio per una parte consistente. Ma d’altro canto non ho visto la trasmissione e quindi non posso sapere su quali aspetti si sia concentrata: non è detto che si dovesse parlare di tutte le Dolomiti nel loro insieme, magari gli autori hanno fatto una scelta diversa, comunque del tutto legittima».