Italia-Israele, rientra la delegazione Sotto la lente i modelli di convivenza
Individuate potenziali collaborazioni economiche e accademiche
BOLZANO Bolzano-Nazareth e ritorno. È rientrata nei giorni scorsi la delegazione altoatesina partita alla volta di Israele per incontrare i rappresentanti del mondo politico, economico e della società civile appartenenti sia alla maggioranza ebraica, che alla minoranza araba, oltre il 20% della popolazione totale.
A prendere parte alla spedizione il senatore e costituzionalista Francesco Palermo, il presidente di Assoimprenditori Federico Giudiceandrea, il presidente Associazione Palisco Heiner Nicolussi-Leck, il presidente dell’associazione Antenna Cipmo Alberto Stenico, il ricercatore Eurac Sergiu Constantin e il presidente del Centro italiano per la pace in Medio oriente Janiki Cingoli.
Dato il forte gap esistente tra le due componenti della popolazione è stato richiesto di conoscere meglio l’esperienza dell’autonomia altoatesina, in particolare per quel che riguarda gli aspetti giuridici, economici e culturali. Di recente le tensioni fra i due gruppi si sono acuite, ripercuotendosi inevitabilmente sulla convivenza.
Durante la visita la delegazione ha preso parte a svolta una fitta serie di incontri con parlamentari nella Knesset, ebrei ed arabi, sia di maggioranza sia di opposizione, sindaci delle maggiori città arabe come Nazareth, Tayibe e Sakhnin, rappresentanti realtà economiche quali il Parco tecnologico di Nazareth ed esponenti della società civile impegnati a promuovere la convivenza tra i diversi gruppi. Di particolare rilevanza l’incontro tra l’Ambasciatore Italiano a Tel Aviv, Gianluigi Benedetti e quello dell’Unione europea in Israele Emanuele Giaufret. Tutte esperienze che hanno offerto l’occasione di individuate varie possibilità di cooperazione fra Israele e Bolzano, sia in campo economico che accademico. Ha suscitato interesse la forte spinta della popolazione araba verso il miglioramento delle proprie condizioni di vita, affermandosi in particolare nel campo della medicina e dell’high tech, anche grazie ai finanziamenti stanziati dal Governo per colmare il divario tra i due gruppi.