DEMOLIAMO TUTTE LE BRUTTURE COSTRUIAMO PENSANDO AL BELLO
Sono rimasta sorpresa dalla risposta da lei ha dato l’altro ieri alla lettera del signor Luigi Callegari che elogiava l’abbattimento dell’ecomostro di via Brennero. Da qualche parte si deve pur cominciare se vogliamo ridare dignità a una parte di città da anni abbandonata e lasciata al degrado. Anche la demolizione di un vecchio edificio può rappresentare quindi un segnale fondamentale che si porta dietro una voglia di rinascita. È ora che i nostri amministratori si occupino anche del bello e mi spiace che lei non abbia messo in evidenza tale aspetto. Togliere dalla visuale di chi passa giornalmente da via Brennero quel rudere, simbolo di un passato che non c’è più, significa sicuramente recuperare alla città un’area importante ma anche cancellare una cosa brutta. Mi auguro quindi che nella futura pianificazione si dedichi il giusto spazio anche a pensare di costruire quartieri funzionali e allo stesso tempo belli. L’esperienza di Trento Nord deve essere utilizzata per ricordare che simili quartieri non si devono più costruire. Alessandra Cestari, TRENTO Gentile signora Cestari, Probabilmente non sono riuscito a spiegarmi bene: non ho affermato che la demolizione del rudere di via Brennero sia inutile. Ho cercato piuttosto di ragionare andando oltre il singolo intervento, perché è l’intero quartiere di Trento Nord che si deve prendere in considerazione se si vuole avviare la tanto sbandierata riqualificazione urbana. L’abbattimento all’interno dell’area ex Frizzera cancella sicuramente una bruttura, ma non rigenera una periferia martoriata da scelte poco oculate.
L’idea guida nata negli anni Settanta di concentrare fuori dal centro il terziario aveva una sua ratio. Non ha però funzionato l’approccio, declinato sull’immediato anziché in prospettiva. Oggi Trento Nord è un concentrato di edifici, senza arte né parte; dove a un certo punto, per creare una sorta di «effetto paese», si è cercato di introdurre una pianificazione di ricucitura in modo da salvare il salvabile ma con scarsi risultati pratici (il Magnete ne è un esempio). Sul concetto di bellezza, poi, bisogna intendersi. Condivido e sottoscrivo il suo appello a concentrarsi maggiormente sulla cura del bello. Ma non è che in via Brennero si è buttato giù un edificio per accogliere un progetto sconvolgente sotto il profilo architettonico. A breve vedremo sorgere un grande supermercato con dei parcheggi. Parlare di riqualificazione dell’intero comparto di Trento Nord sembra perciò un tantino esagerato.