Rissa di Bologna Trainotti duro «Ora parliamoci»
Aquila, il gm dispiaciuto: «Troppe energie disperse». I giocatori chiedono scusa
«Bisogna sedersi attorno a un tavolo e capire cosa c’è che non va». Così il gm della Dolomiti Energia Salvatore Trainotti richiama Gutierrez dopo la rissa di Bologna. Il messicano e Sutton si scusano.
TRENTO Jorge Gutierrez terminerà regolarmente la propria stagione con l’Aquila. Questa è la notizia che arriva dal general manager Salvatore Trainotti, all’indomani della furiosa rissa andata in scena al PalaDozza di Bologna che ha portato alla squalifica di due giornate del messicano, una per Dom Sutton (sostituita con ammenda di 3.000 euro) e tre per il virtussino Alessandro Gentile. Rissa per la quale i due giocatori hanno chiesto scusa. «Quando vesto questa maglia — ha spiegato ieri il messicano — rappresento Trento, me stesso, la mia famiglia, la mia nazione. Il modo in cui ho reagito non è stato corretto. Chiedo scusa a tutti». Così Sutton: «Chiedo scusa alla squadra e ai tifosi. Ho sbagliato, ho lasciato il team in una situazione difficile comportandomi in modo non in linea con quello che un atleta, che deve dare esempio, dovrebbe fare».
Senza voler fare i moralizzatori su ciò che si è visto domenica, secondo noi il problema è più largo: Gutierrez ha già dato segnali di insofferenza a Capo d’Orlando, Sassari e in casa con Avellino. Senza considerare che non ha mai neppure convinto dal punto di vista tecnico. Come va gestita la situazione?
«Avete centrato il punto. La rissa vista contro Bologna è da condannare sotto tutti i punti di vista ma nel mio ruolo devo analizzare la situazione a 360 gradi. Non è la prima volta che il nostro play si fa prendere dal nervosismo e in seguito ad un fatto così eclatante ora è necessario approfondire il tutto con grande attenzione. Sia chiaro: non è che nel passato abbiamo fatto finta di nulla, però adesso bisogna sedersi intorno ad un tavolo e capire cosa c’è che non va dato che il ragazzo non si è mai comportato così. Staff tecnico e giocatore dovranno dirsi tutto, ma proprio tutto, in faccia».
In ogni caso Gutierrez continuerà a vestire la canotta bianconera?
«Quando c’è la volontà di risolvere un problema lo si risolve. Nel ruolo di playmaker necessitiamo di equilibrio e stabilità, al momento purtroppo non si sta esprimendo al meglio e credo che anche questo incida sul suo stato d’animo».
Nelle Top 16 di Eurocup, tre partite e tre primi quarti orrendi, anche domenica a Bologna il canovaccio è stato molto simile. A cosa si deve ricondurre questa difficoltà?
«Inutile girarci troppo intorno: ancora non abbiamo una solidità di squadra. Giocare ogni tre giorni — sia chiaro che non ci lamentiamo del doppio impegno — presuppone che la struttura del team supplisca al minor tempo a disposizione per preparare gli incontri. Purtroppo da agosto a novembre diverse cose non hanno funzionato e perdere quattro mesi a questi livelli è qualcosa che giocoforza poi si paga. In ogni caso sono convinto che con calma e senza farci prendere troppo dalle emozioni del momento riusciremo a recuperare il terreno, sarà necessario essere cinici, affidarsi alle qualità che comunque abbiamo e non pensare troppo a ciò che ormai fa parte del passato. Piuttosto è un altro il mio rammarico».
Dica?
«Nella nostra storia, seppur breve, siamo sempre riusciti a gettare delle basi importanti per il futuro, quest’anno invece è la gestione della quotidianità ad impegnare gran parte delle nostre risorse. Credo comunque possa essere fisiologico dopo la splendida cavalcata che ci ha portato davvero molto vicini a vincere lo scudetto».