Nicoletti guida il Consiglio Ue «Riscopriamo l’umanesimo»
TRENTO Ha citato Dante e Shakespeare, Beethoven, Dostovskij e Tolstoj. «Una cultura umanistica da riscoprire per difendere i diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto». Così, Michele Nicoletti, già parlamentare del Partito Democratico, ha salutato la sua elezione alla presidenza dell’assemblea del Consiglio d’Europa, con un discorso d’investitura pronunciato in inglese, con citazioni in tedesco, spagnolo, francese e, per una piccola parte, anche in italiano. È con la sua lingua madre, infatti, che ha voluto ringraziare l’Italia e chi lo ha eletto in Parlamento. «Per me è un grande onore assumere la presidenza di questa assemblea» — ha dichiarato, proponendosi come «custode dell’unità europea» con l’obiettivo di «rafforzare il ruolo della cultura, stringendo un’alleanza con il mondo della scuola e delle università». «Perché oggi che abbiamo abbattuto i muri — ha sottolineato — dobbiamo instancabilmente cercare ciò che ci unisce».
E a lui sono arrivate le congratulazioni del Pd Trentino che con una nota ha ricordato: «Questo è un riconoscimento prestigioso perché la presidenza torna a un italiano dopo più di quarant’anni e perché sul nome di Nicoletti c’è stata la convergenza unanime di tutti i gruppi politici». Un plauso a cui ha voluto unirsi anche l’ex governatore Lorenzo Dellai, commentando: «L’elezione del collega Nicoletti è motivo di grande soddisfazione per tutti noi. In un momento carico di tensioni nazionaliste, potrà testimoniare la tradizionale vocazione europeista del Trentino».