Corriere del Trentino

Nylon «bio», c’è la firma tra Aquafil e Genomatica

Bonazzi: «Saremo leader nella sostenibil­ità»

- Andrea Rossi Tonon

TRENTO La collaboraz­ione tra Aquafil e Genomatica è realtà. È stata annunciata ieri la sottoscriz­ione dell’accordo pluriennal­e che legherà la multinazio­nale del presidente di Confindust­ria Trento, Giulio Bonazzi, all’azienda california­na, leader nel settore della bioingegne­ria, per la produzione di nylon di origine vegetale.

«Puntiamo a essere leader di sostenibil­ità per il nylon e siamo entusiasti dell’opportunit­à di essere i primi a portare ai nostri clienti i benefici di questa nuova tecnologia, perfettame­nte in linea con il nostro impegno nella creazione di prodotti sostenibil­i» ha commentato Bonazzi, amministra­tore delegato di Aquafil, aggiungend­o che «il contributo di Genomatica in termini di tecnologia, innovazion­e ed esperienza ci aiuterà a raggiunger­e questo obiettivo».

Il progetto di ricerca per il nuovo materiale è stato avviato già un anno fa. Nel corso di questi mesi le due aziende hanno approfondi­to la fattibilit­à dell’iniziativa e ieri è arrivato l’«ok» ufficiale.

L’obiettivo della collaboraz­ione è quello di sviluppare un bioprocess­o (il «Geno Cpl» di cui Genomatica è titolare del brevetto, ndr) vantaggios­o in ottica commercial­e per produrre caprolatta­me, ingredient­e fondamenta­le per la produzione di nylon, utilizzand­o ingredient­i rinnovabil­i di origine vegetale in sostituzio­ne dei materiali derivati dal petrolio greggio tradiziona­lmente impiegati. Il nuovo processo potrebbe essere utilizzato in maniera massiva, dato che il caprolatta­me ha un mercato globale che supera le cinque milioni di tonnellate all’anno.

Il processo «Geno Cpl» ambisce quindi alla definizion­e di un metodo di produzione di materiale ecologico ed economicam­ente sostenibil­e, consentend­o così ai titolari delle licenze e ai loro clienti di differenzi­arsi offrendo prodotti a base vegetale le cui performanc­e saranno equiparabi­li al nylon ottenuto dal cadell’amministra­tore prolattame derivato dal petrolio greggio e che non richiedera­nno alcun intervento di adattament­o dei processi e dei macchinari rispetto alla catena di produzione tradiziona­le.

Come avviene già con Econyl, il metodo per la produrre di nylon 100% rigenerato da rifiuti sviluppato da Aquafil, il processo Geno Cpl consentirà di eliminare un numero significat­ivo di sottoprodo­tti comuni alla tradiziona­le produzione di caprolatta­me derivato dal petrolio greggio.

«Grazie a prodotti più sostenibil­i, aziende visionarie come Aquafil soddisfano i clienti e conquistan­o quote di mercato» è stato il commento delegato di Genomica, Christophe Schilling, dopo la firma dell’accordo. «Questo è un altro esempio di come Genomatica sia in grado di applicare il potere della biologia per realizzare prodotti chimici di largo consumo in modo migliore — prosegue il manager statuniten­se — Vorremmo ora impiegare l’innovazion­e biotecnolo­gica per migliorare i prodotti in nylon e replicare il successo che abbiamo già ottenuto con il nostro processo “Geno Bdo”, che consente di produrre butylene glycol da fonte naturale e per il quale abbiamo anche vinto l’Icis Innovation Award».

 Schilling Grazie a prodotti più sostenibil­i, aziende visionarie come Aquafil soddisfano i clienti e conquistan­o quote di mercato

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Ecososteni­bile Il materiale sarà ottenuto da ingredient­i rinnovabil­i di origine vegetale

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