Corriere del Trentino

Donna morta di trombosi, scagionati 5 medici

Archiviata l’inchiesta per omicidio colposo. Decisiva una perizia richiesta dal giudice

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BOLZANO Cinque medici dell’ospedale San Maurizio di Bolzano sono stati scagionati dall’accusa di omicidio colposo, in relazione al decesso di una donna bolzanina di 75 anni. I fatti risalgono al 2015, quando la donna, ricoverata per una trombosi all’ospedale San Maurizio, morì due giorni più tardi. I familiari della donna avevano denunciato i medici che, a vario titolo, si erano occupati della paziente poi deceduta. Il giudice per le indagini preliminar­i Emilio Schönsberg, ieri, ha disposto il «non luogo a procedere» nei confronti dei cinque medici, accogliend­o così la richiesta di Norelli della stressa Procura. Nel corso dell’indagine, infatti, era stata eseguita anche una perizia, eseguita dal medico legale fiorentino Norelli, il quale aveva completame­nte scagionato quattro medici, spiegando che non avevano alcun tipo di responsabi­lità nel decesso della donna. Un quinto medico avrebbe invece commesso, a detta del perito, un errore, ma non tale da influire sul decesso.

La donna era stata ricoverata per una sospetta ischemia, e poi venne trasferita nel reparto di medicina dove, dopo due giorni, morì per un’embolia polmonare causata da una trombosi. Venne aperta un’inchiesta, in seguito alla denuncia dei familiari della donna, che ipotizzava­no un caso di malasanità. Il giudice ha però poi disposto una perizia, in incidente probatorio, secondo la quale ci sarebbe stato un errore ma non tale da configurar­e la responsabi­lità penale del decesso della donna. Scagionati quindi i cinque medici, difesi dagli avvocati Domenico Laratta, Mark Antonio De Giuseppe, Marco Mayr, Martin Fill.

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