«Un clima di terrore a Oltrisarco»
Le motivazioni della condanna di Muhaj: soggetto violento
BOLZANO Il giudice Peter Michaeler ha reso note le motivazioni della sentenza di condanna di Muhaj Fatmir, albanese di 24 anni residente a Bolzano. Il giovane era stato condannato, con rito abbreviato, a dodici anni di reclusione e 40.000 euro di multa. All’imputato erano stati contestati diversi episodi di spaccio, riuniti sotto il vincolo della continuazione, «essendo palese l’unità del disegno criminoso». Il giovane di nazionalità albanese era stato arrestato nel giugno scorso nella maxi operazione anti droga dei carabinieri denominata «Bersaglio», che aveva avuto come obiettivo una banda con base operativa ad Oltrisarco. Pur senza la contestazione dell’associazione per delinquere, le pene si erano confermate pesanti anche per gli altri presunti appartenenti all’organizzazione, della quale Muhaj sarebbe stato l’esponente di spicco.
Nelle motivazioni della sentenza, il giudice definisce Muhaj «un soggetto estremamente violento, come emerge non solo dai suoi precedenti penali ma anche dalla documentazione raccolta dai carabinieri». Nelle motivazioni si legge: «Muhaj ha instaurato nel quartiere di Oltrisarco un vero e proprio clima di paura e terrore , facendo venire meno la sicurezza e l’ordine pubblico. Tra i cittadini del quartiere si era formato un gruppo Facebook che commentava la situazione di turbamento della pace sociale causata da lui e dal suo gruppo». Tra gli episodi citati, c’è quello in cui Muhaj avrebbe forato le gomme dell’auto di un vicino, «colpevole» di non avergli lasciato spazio per parcheggiare. «Muhaj è insensibile alle regole del vivere civile, e non rispetta neppure le regole impostegli dall’autorità pubblica».