Corriere del Trentino

«Candidati M5s, errori clamorosi»

Vergnano rincara la dose. La sezione Alto Garda: autosospen­sione tenuta nascosta

- Marika Giovannini

Il giorno dopo la lettera di autosospen­sione del Movimento 5 Stelle il consiglier­e comunale di Rovereto, Paolo Vergnano, è lapidario. «Il metodo non ha funzionato — dice — sto ricevendo parecchie informazio­ni di errori clamorosi nell’indicazion­e dei candidati». Non si placa il dibattito su Facebook tra Vergnano e il popolo della Rete. La sezione Alto Garda: «Autosospen­sione tenuta nascosta». Intanto salta l’incontro di lunedì a Rovereto.

TRENTO Paolo Vergnano è un fiume in piena. Il giorno dopo la lettera di autosospen­sione dal Movimento 5 Stelle (firmata insieme a Giovanni Rullo e Flavio Prada, Corriere del

Trentino di ieri), il consiglier­e comunale di Rovereto risponde alle richieste di spiegazion­i senza nascondere la delusione. E senza tacere le incognite per il suo futuro (e quello dei suoi colleghi) nel movimento. «In queste ore — spiega Vergnano — non ho ancora avuto notizie. Abbiamo lanciato un’accusa precisa e attendiamo che il movimento ci dica chi ha ragione». Le strade, ovviamente, sono due: «O riceveremo una richiesta di rientro, ammettendo quindi che altri abbiano sbagliato. O ci arriverà la comunicazi­one di espulsione».

Nel frattempo, prosegue il consiglier­e, i messaggi — privati o pubblici, di sostegno e di critica — si stanno moltiplica­ndo. «Sto ricevendo — dice Vergnano — parecchie informazio­ni di errori clamorosi nell’indicazion­e dei candidati». Come assessori inseriti per sbaglio nell’uninominal­e. «Vuol dire — si infervora il consiglier­e — che il metodo di selezione non ha funzionato. A trenta giorni dal voto, non si può arrivare a questo punto. Mi rendo conto che le mie parole sono devastanti. Ma non posso tacere». Nonostante l’amicizia con Riccardo Fraccaro: «Riccardo mi ha insegnato tanto e proprio per questo mi è crollato il mondo addosso. Sia chiaro: gli errori succedono. Ma in questo caso avevamo tempo per preparare la procedura, non era necessario lavorare in emergenza».

Vergnano torna quindi sul nodo della questione. E ricorda come non sia possibile «ricevere il nome dei candidati su una chat di whatsapp sette ore prima della conferenza stampa nazionale». Senza averli neppure conosciuti. Di più: il malumore riguarda anche le dichiarazi­oni di qualche figura scelta dai vertici. Come Cinzia Bonatti, candidata sul collegio uninominal­e senatorial­e di Rovereto, che ha lodato il movimento perché si sarebbe aperto a persone della società civile, con competenze. «Cosa significa? — sbotta il consiglier­e — Che io sono un esponente della società incivile e sono un incompeten­te? Non mi resta che andarmene».

E mentre su Facebook il dibattito tra Vergnano e il popolo della Rete (non solo grillino) non si placa (con toni a tratti anche molto accesi), si scopre che l’incontro convocato per lunedì a Rovereto per presentare i candidati è stato annullato. Meglio: i candidati della città della Quercia saranno presentati lunedì, ma a Trento, insieme a quelli del capoluogo. «Così — conclude il consiglier­e — gli attivisti roveretani dovranno prendere la macchina e farsi 50 chilometri per conoscere i loro candidati».

A rispondere ai tre «dissidenti», intanto, è la sezione del movimento dell’Alto Garda e Ledro. Che in una nota sottolinea: «Occorre ribadire che nel M5s l’obiettivo non è farsi eleggere perché da sempre contano le idee che si portano avanti. Dispiace che, anche all’oscuro dei meetup e degli altri portavoce, i tre consiglier­i comunali nonché ex candidati sindaco abbiano deciso di autosospen­dersi ritenendo di non poter più essere utili alla causa. La nostra volata verso il governo del Paese va avanti. Siamo cresciuti fino a diventare la prima forza politica e continuere­mo a farlo con i cittadini sempre più numerosi che scelgono di partecipar­e al cambiament­o». E sulla selezione dei candidati: «Con le candidatur­e nei collegi uninominal­i, accanto all’esperienza dei parlamenta­ri uscenti, sono state raccolte le disponibil­ità e le competenze di chi da anni opera bene nel proprio territorio in tutti i diversi ambiti. Attraverso le parlamenta­rie abbiamo consentito agli attivisti di scegliere direttamen­te con un sistema democratic­o che per numeri e importanza non ha eguali al mondo». Rimane però un problema: i dati delle parlamenta­rie, ad oggi, non sono ancora stati diffusi ufficialme­nte.

 La replica grillina Dispiace che la decisione dei tre consiglier­i sia stata presa all’oscuro degli altri portavoce

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