Corriere del Trentino

Treno della memoria targato Euregio «Ricordare, per crescere nei valori»

Quattrocen­to ragazzi delle scuole in viaggio verso i Lager nazisti Huber (Deina): «Cruciale la formazione di cittadini consapevol­i»

- di Raffaele Puglia

«Meditate che questo è stato», così scriveva nella sua poesia Shemà Primo Levi, partigiano antifascis­ta deportato nel campo di concentram­ento di Auschwitz.

Una poesia forte, profonda, nella quale Levi implora i posteri di non dimenticar­e e mantenere viva la memoria di chi, da quegli orribili campi dove «si lavorava nel fango, non si conosceva pace, si lottava per mezzo pane e si moriva per un sì o per un no», non ha mai più fatto ritorno.

Parole non vane quelle di Primo Levi, che molti giovani hanno saputo egregiamen­te raccoglier­e, in modo da dare a tutti la possibilit­à di sapere quello che è stato e quello che non potrà e non dovrà più accadere.

Ieri pomeriggio più di 400 ragazzi provenient­i dal Trentino, dall’Alto Adige e dal Land Tirol si sono trovati all’Auditorium Haydn di Bolzano prima di partire tutti assieme in direzione Brennero, da dove ufficialme­nte inizia il loro «viaggio della memoria».

Una vera e propria comunità viaggiante, dal respiro «euregional­e» che, zaino in spalla, ripercorre­rà lo stesso viaggio che fecero i deportati ebrei fino ai lager nazisti.

Ad attenderli all’Auditorium, nella prima tappa di questo viaggio ricco di storia ed emozioni, c’erano gli assessori Christian Tommasini e Philipp Achammer, che non hanno mancato di sottolinea­re «l’importanza che assume questo progetto nel percorso di formazione di cittadini coscienti e responsabi­li».

Promemoria_Auschwitz.eu è un progetto di memoria e cittadinan­za attiva che da anni porta centinaia di ragazze e ragazzi provenient­i da varie regioni italiane a conoscere e cercare di capire due dei luoghi più terribili della storia del Novecento: i campi di concentram­ento nazisti di Auschwitz e Birkenau.

Tra i promotori del treno della memoria in Alto Adige c’è Alessandro Huber, uno dei fondatori della sezione altoatesin­a dell’associazio­ne Aps Deina, che assieme ad Arci Trentino, Arciragazz­i Bolzano e «Arbeitsgem­einschaft der Jugenddien­ste» cura annualment­e il viaggio della memoria.

«Ogni anno il progetto ha inizio nel mese di novembre. Prepariamo i ragazzi ad affrontare questo viaggio con consapevol­ezza — spiega Alessandro Huber — con questo progetto i ragazzi vanno a visitare i luoghi che sono stati protagonis­ti di quella tragica epoca storica che è giusto non dimenticar­e. Il progetto si conclude poi in occasione del 25 aprile, dove i ragazzi espongono la loro esperienza in occasione del Festival delle Resistenze».

Il progetto, partito in Alto Adige per la prima volta nel 2011, ha portato più di 1000 ragazzi a visitare i campi di concentram­ento nazisti. Un progetto che non ha solo uno scopo di tipo culturale, ma come sottolinea Huber «è diventato un vero e proprio passaggio cruciale nella formazione di cittadini. È un progetto plurilingu­ista che abbatte ogni barriera. È inoltre una bella esperienza che coinvolge dal punto di vista storico».

E chi questa esperienza l’ha già vissuta, è pronto a giurare che «non ti lascia indifferen­te, ti cambia in positivo, ti fa capire cosa è davvero la Shoah, cosa è la vera sofferenza, ti forma per la vita, ti insegna ad essere un uomo e un cittadino migliore».

L’epilogo I partecipan­ti esporranno le loro impression­i al Festival delle Resistenze

 ??  ?? Impegno civile La folta platea di ragazzi che si sono riuniti all’auditorium Haydn, in partenza con il Treno della memoria (Foto Klotz/Rensi)
Impegno civile La folta platea di ragazzi che si sono riuniti all’auditorium Haydn, in partenza con il Treno della memoria (Foto Klotz/Rensi)
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Dolore L’entrata del campo di Auschwitz, nella Polonia meridional­e

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