Corriere del Trentino

Un solo polo dei depuratori Acqua pubblica Uilm all’erta

- E. Orf.

Alla fine dell’anno scadranno i bandi dei tre depuratori del Trentino, centrale, orientale ed occidental­e. La Uilm, con il segretario Luciano Atanasio e Aldo Candioli, pone la questione: «Abbiamo saputo che Ecoopera, che attualment­e gestisce le strutture dei depuratori orientali ed occidental­i, ha proposto un project financing alla Provincia, per unire tutte e tre le strutture in una sola società. Chiediamo di essere informati». La questione della depurazion­e dell’acqua ha un peso importante, dal punto di vista sia sociale che occupazion­ale. Attualment­e i lavoratori dei tre depuratori, che in tutto hanno una quarantina di impianti in tutto il Trentino, sono circa 210. «Se ci sarà un’unificazio­ne, non servirà più mantenere tre laboratori di analisi dell’acqua — dicono i sindacati —. E questo fatto potrebbe causare una ventina di esuberi». Il sindacato denuncia che la partita sia condotta sotto traccia, con poca chiarezza, senza informare le Rsu. «Vogliamo vederci chiaro» dicono. Altra questione: è giusto che tutto il comparto della depurazion­e, fondamenta­le per il ciclo dell’acqua, sia in mano ad un solo operatore privato, soprattutt­o dopo il referendum del 2011 che ha stabilito che l’acqua è un bene pubblico? «In questa faccenda vogliamo che la Provincia continui a mantenere la regia. Non deve perdere il controllo della gestione delle acque, che deve rimanere pubblica». Su Dolomiti energia, che gestisce il depuratore centrale, non si sa nulla, se cioè ci sia disponibil­ità a farsi da parte a favore di Ecoopera. La quale, a detta di Atanasio, «ha sistemato i conti con i dipendenti, dopo aver rilevato da Sea il depuratore, ma non ha ancora erogato l’ultima tranche, vale a dire la tredicesim­a, che verrà liquidata solo a metà anno. Mi chiedo — dice — se non era il caso di chiudere la faccenda completame­nte, prima di acquisire la Italspurgo, altra azienda trentina del settore». Nei prossimi mesi si vedrà se effettivam­ente non ci saranno più le gare.

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