M5s, dissidenti sotto tiro Rischiano l’espulsione
Ieri la presentazione dei candidati. In cinque per gli uninominali insieme al deputato
Potrebbero essere espulsi dal Movimento i componenti del Meetup dei 5 Stelle che si sono autosospesi come segnale di protesta contro le candidature per le Politiche. Ieri il movimento ha presentato i suoi candidati.
Le battaglie Sburocratizzazione, tagli alle tasse e ai costi della politica, reddito di cittadinanza
TRENTO Si articola in 20 punti il programma elettorale del Movimento 5 stelle. Sintetico e sfoltito, rispetta il proposito in cima alla lista: la sburocratizzazione del sistema Paese. Lo ha approfondito ieri Riccardo Fraccaro in occasione della presentazione dei candidati che rappresenteranno il Movimento in Trentino per le elezioni politiche. Oltre a Fraccaro, saranno Gianni Marzi, Carmen Martini, Cristian Zanella, Cinzia Boniatti e Matteo Perini a giocarsi la partita nei collegi uninominali. Una squadra di cui il deputato si dice soddisfatto, perché «mescola esperienza e partecipazione nel M5s con competenza nella professionalità». Anche se proprio questo blend è stato oggetto di critiche da parte di alcuni attivisti.
Reddito di cittadinanza, superamento della legge Fornero, tagli alle tasse e ai costi della politica, fanno parte di un progetto volto ad «accrescere il benessere degli italiani». A questi propositi, sfuggito ai 20 punti, si aggiunge il ripensamento dell’autonomia. «La miglior difesa è l’attacco — sostiene Fraccaro — Estendere l’autonomia a modello politico di buona gestione del territorio, in tutte le zone d’Italia, consentirà all’autonomia trentina di non essere vista soltanto come privilegio».
Il deputato uscente scende in campo in Valsugana alla Camera, ma il suo ruolo di capolista al proporzionale lo proietta a Roma comunque vada il confronto su Pergine (con lui nel listino, Verena Weinert, Mario D’Alterio, Aurea Jara da la Cruz). Nello stesso collegio, al Senato, si presenta Gianni Marzi, esperto di mobilità. A favore di un ripensamento del modo di vivere i trasporti, è convinto che in Trentino il cambiamento debba partire «dalla promozione di un collegamento su rotaie TrentoCanazei e dal ripristino della vecchia ferrovia del Basso Sarca». Sul capoluogo, figura candidata alla Camera la dipendente della pubblica amministrazione Carmen Martini; al Senato, invece, il commercialista Cristian Zanella, in lizza per Palazzo Madama anche nel listino proporzionale.
Il collegio di Rovereto è quello dei Carneade delle parlamentarie (i cui dati saranno presentati a breve, ndr.). I candidati sono, al Senato, Cinzia Boniatti, esperta di benessere abitativo e organizzativo, e alla Camera Matteo Perini, 36 anni, specializzato in nuove tecnologie. Due nomi poco o per nulla noti nel panorama politico locale, e ai quali, per lo stesso motivo, si sono accompagnate le polemiche dei consiglieri grillini Paolo Vergnano, Giovanni Rullo e Flavio Prada, autosospesisi dal M5s perché critici sul metodo di selezione nei collegi uninominali. «La critica non ha senso - chiosa Riccardo Fraccaro - Capisco che la candidatura di persone della società civile estranee al Meetup non sia immediatamente intellegibile, ma il ricambio di esponenti fa parte del progetto di cambiamento che sta alla base del Movimento». Se dal triumvirato arriverà una richiesta di rientro o l’espulsione dei colleghi, è ancora da decidere, come palesa il portavoce: «Non ci siamo riuniti. In caso di votazione, mi asterrò». Filippo Degasperi si esprime a favore di una permanenza dei tre consiglieri nel Movimento trentino, «uno dei pochi ancora intoccati dalle espulsioni». Anche Cinzia Boniatti, la cui candidatura è stata disapprovata dagli autosospesi, che vedono in lei una nuova Bottamedi, è intervenuta sulla questione: «Capisco il loro malumore nel vedere un candidato dall’esterno. Ma li rassicuro: è da qualche anno che simpatizzo per i metodi dei cinquestelle e non ho intenzione di usare il M5s come rampa di lancio».
Degasperi Favorevole alla loro permanenza. Solo in Trentino non ci sono state espulsioni