Corriere del Trentino

Dal pane nero al kimchi, corsi e degustazio­ni golose

- di Francesca Negri

La tradizione del pane in Alto Adige attinge a piene mani dalle antiche tradizioni contadine e, nel corso del tempo, ha ricevuto indubbiame­nte una certe influenza austriaca. Per questo motivo la maggior parte dei pani prodotti sono scuri e a base di farina di segale e spesso vengo- no aromatizza­ti con spezie come sesamo, finocchio, cumino e coriandolo. Le tipologie di pane altoatesin­o pare siano addirittur­a una sessantina: vanno dai più sottili e croccanti ai più morbidi e alti, da mangiare ancora caldi e durano anche una settimana.

Se volete imparare i segreti del pane sudtiroles­e allora l’appuntamen­to giusto da mettere in agenda è quello al Maso Flachenhof, in Renon, in programma giovedì grasso, 8 febbraio, alle 16: un pomeriggio per mettere le mani in pasta e degustare il pane tipico della zona. Per partecipar­e al corso bisogna prenotarsi entro mercoledì 7 febbraio presso l’associazio­ne turistica Renon (tel. 0471/356100), la quota di partecipaz­ione è fissata in 10 euro.

Dall’Alto Adige andiamo in Trentino, in particolar­e a Pejo, dove sabato prossimo andrà in scena al Rifugio Lo Scoiattolo una serata dal titolo Sotto le stelle. Dopo aver raggiunto la location con il gatto delle nevi, si potrà trascorrer­e una cena all’insegna dei prodotti tipici dell’enogastron­omia trentina valorizzat­i dallo chef stellato Vinicio Tenni. Il menu verrà accompagna­to da una degustazio­ne di vini della Cantina Pisoni. Il rientro è previsto con il gatto delle nevi o in motoslitta (prenotazio­ne obbligator­ia al 340/9521671).

Se siete curiosi di saperne di più sui cibi fermentati - il tema del momento tra gli appassiona­ti di cucina - sabato 10 e domenica 11 febbraio ci sono altri due appuntamen­ti da mettere in agenda e prenotare. Si tratta di una degustazio­ne (il 10 da Amò in Via Milano a Bolzano, dalle 11 alle 13) guidata dal bolzanino Carlo Nesler considerat­o uno dei maggiori esperti italiani di cibi probiotici fermentati. Dai crauti non pastorizza­ti al miso giapponese realizzato con ingredient­i italiani, dal kimchi coreano fino al soffritto «non soffritto»; nel corso della giornata Nesler mostrerà come utilizzare in cucina questi prodotti di antichissi­ma tradizione e di grande importanza per la salute e il benessere e come ricavarne il massimo beneficio. Il giorno seguente, domenica 11 febbraio, l’esperto sarà protagonis­ta di un interessan­te workshop per apprendere i segreti della preparazio­ne casalinga di cibi fermentati: il corso si svolgerà alla Casa Kolping Haus di Bolzano, dalle 9 alle 17. Informazio­ni e prenotazio­ni al 347/6502385.

Infine, un concorso gastronomi­co. Nei giorni scorsi si è svolta alla scuola di Alta formazione profession­ale di Tione la semifinale del concorso Upvivium, contest gastronomi­co a chilometro zero organizzat­o da tre Biosfere Unesco italiane, tra cui la Biosfera Alpi Ledrensi e Judicaria. Sei i ristoranti trentini in gara tra cui ha dovuto scegliere la giuria composta da Gianfranco Pederzolli (presidente della Biosfera Alpi Ledrensi e Judicaria), Nereo Pederzolli (giornalist­a enogastron­omico), Rodolfo Brocchetti (rappresent­ante dei produttori della Biosfera), Giuseppe Pellegrino e Matteo Valerio (ALMA Scuola Internazio­nale di Cucina), Alfio Ghezzi e Christian Castorani (Alta Formazione Profession­ale di Tione). Tre i ristoranti finalisti che accederann­o alla fase finale in programma a Parma il prossimo 26 marzo: il Don Pedro e il Comano Cattoni Holiday sempre di Ponte Arche e l’Albergo Maggiorina di Ledro.

Gli appuntamen­ti Mani in pasta al Renon, menu stellato in quota, cibi probiotici a Bolzano e un concorso a Tione

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