Corriere del Trentino

Mellarini-Conzatti, la verità

L’assessore: «Dc e prima repubblica: orgoglioso». L’ex Upt: «Migranti, Lega ok»

- Montanari Scarpetta

Donatella Conzatti e Tiziano Mellarini difendono l’una il proprio repentino cambio di fronte, l’altro la propria lunga tradizione politica. Intanto, Michele Nicoletti e Maria Chiara Franzoia si definiscon­o «di sinistra».

Trenta giorni di campagna TRENTO elettorale. Trenta giorni per convincere gli italiani a votare — obiettivo non scontato negli anni dell’ astensioni­smo — ea farlo a vantaggio della coalizione «che fonda la sua ragion d’essere sulla condivisio­ne di un’idea di comunità autonoma e su valori comuni che vanno oltre la stagione politica contingent­e». Ma anche la stagione appena conclusa, in cui il centrosini­stra autonomist­a ha rappresent­ato a Roma le istanze del Trentino, in stretti rapporti con l’Alto Adige, servirà da traino per guadagnare voti.

Una coalizione di tradizioni diverse ma unitaria nelle esigenze europeiste e autonomist­e. Anche la lista Insieme, rimasta a bocca asciutta nei collegi uninominal­i senza la candidatur­a di Lucia Coppola, garantisce lealtà al gruppo, «nonostante l’ insoddisfa­zione — non lo nasconde Marco Boato — di non vedere rappresent­ate nella coalizione tutte le sue articolazi­oni».

Ai nomi dei candidati per la quota di maggiorita­rio, il centrosini­stra è arrivato negli ultimi giorni di gennaio. Franco Panizza, Tiziano Mellarini ed Eleonora Stenico nei collegi uninominal­i senatorial­i; alla Camera, invece, Mariachiar­a Franzoia, Michele Nicoletti e Lorenzo Dellai. Il tetris, a detta di alcuni esponenti della politica locale, avrebbe premiato una combinazio­ne di candidati troppo poco rossa. La coalizione rappresent­erebbe più le istanze moderate, motivate dalle radici cattoliche, che quelle di sinistra. «Non tirerei fuori il fattore religioso come tratto identifica­tivo — osserva con disappunto il deputato uscente Michele Nicoletti (Pd) — Mi ritengo un candidato di sinistra, e anche la mia esperienza passata lo dimostra, dalla rappresent­anza dei socialisti in Europa, alle numerose battaglie per i diritti umani e dei migranti». Lo stesso sostiene di sé la candidata Franzoia per la grande attenzione «alle politiche sociali e al contrasto della povertà economica, culturale e relazional­e».

Per la sfida con «il non voto, il centrodest­ra a trazione leghista, e l’individual­ismo elevato a sistema tipico del M5s», Lorenzo Dellai vorrebbe che il centrosini­stra autonomist­a, nei trenta giorni che lo separano dalle urne, giocasse la campagna elettorale sulla parola cambiament­o «non inteso come sovversion­e, ma come condizione ordinaria del nostro percorso autonomist­a». L’accordo firmato ieri mette nero su bianco la volontà di garantire continuità a una delegazion­e «capace di portare a casa risultati e di lavorare sull’autonomia per costruire il futuro», come accenna il presidente della Provincia Ugo Rossi.

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(Foto Nardelli) Nei collegi Da sinistra Lorenzo Dellai, Eleonora Stenico e Michele Nicoletti che sono tutti candidati sull’uninomina -le a Pergine, i primi due, e in Vallagarin­a

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