Via Saluga, rapinatori identificati
Denunciato un minore. La coppia aveva minacciato un coetaneo usando una pistola
TRENTO «Meticoloso». Così il colonnello Luca Volpi, comandante provinciale dei carabinieri, ha definito il lavoro svolto dai militari di Trento per giungere al fermo e alla denuncia dei due presunti responsabili della rapina avvenuta lo scorso 19 gennaio ai danni di un 17enne in via della Saluga.
Quel giorno, verso le 18.30, il giovane stava passeggiando lungo la stradina che collega il centro con la collina, quando due persone lo hanno fermato e, puntandogli contro una pistola, si sono fatti consegnare smartphone e portafoglio. Per individuare i due giovani che avrebbero commesso il reato, un 18enne nei confronti del quale è stato eseguito il fermo e un 17enne denunciato in stato di libertà, i militari hanno dovuto infatti simulare la rapina per determinare i tempi necessari per commettere il fatto e allontanarsi, fino a passare sotto l’area coperta dalle telecamere. Un lavoro intenso, partito da via della Saluga e sviluppatosi a raggio in tutte le direzioni. A quel punto i carabinieri hanno visionato i filmati fino a individuare i due giovani. Il passo successivo è stato rappresentato dalle perquisizioni nelle abitazioni dei due ragazzi, durante le quali è stata ritrovata l’arma usata per la rapina. Una pistola giocattolo, alla quale era stato però tolto il tappo rosso. Per tale ragioni l’accusa mossa ai due ragazzi è di «rapina aggravata».
I militari hanno inoltre recuperato il portafoglio con i documenti del 17enne. Nessuna traccia, invece, dello smartphone.
«Lavoro meticoloso» I militari hanno dovuto simulare l’aggressione, ricostruire i tempi e visionare tutti i filmati