Corriere del Trentino

Mattarella ricorda il Cermis «Ferita aperta»

-

I 20 anni dalla strage del Cermis: anche il presidente della Repubblica Mattarella ha voluto esprimere il proprio cordoglio per una «ferita aperta su cui si cala la solidariet­à dei fiemmesi».

Sono passati vent’anni BOLZANO da quando un aereo della marina militare statuniten­se tranciò i cavi della funivia del Cermis, in val di Fiemme. In occasione della commemoraz­ione ufficiale di ieri, a Cavalese, anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto esprimere il proprio cordoglio per una «grave e colpevole sciagura che lascia aperte le ferite nell’animo dei parenti e degli amici di quanti si trovavano a bordo della cabina precipitat­a a valle e, con loro, dell’intero territorio segnato dalla catastrofe».

Erano le 15.13 del 3 febbraio 1998 e nell’incidente morirono tutte e venti le persone che viaggiavan­o nella cabina, precipitat­a nel vuoto. Sette tedeschi, cinque belgi, due polacchi, due austriaci, un olandese e tre italiani, Marcello Vanzo (il manovrator­e della funivia, di Cavalese), e Maria Steiner-Stampfl ed Edeltraud Zanon - Werth (sciatrici brissinesi). Pilota e navigatore del velivolo, Richard Ashby e Joseph Schweitzer, furono processati e assolti dalla giustizia militare statuniten­se.

Per i famigliari delle vittime, sostiene Mattarella, «il dolore è incancella­bile. A loro desidero esprimere la mia vicinanza e la mia partecipaz­ione, unendomi alla comunità di Cavalese e a tutti coloro che hanno deciso di ricordare pubblicame­nte quanto accadde nel pomeriggio del 3 febbraio 1998».

Il presidente della Repubblica sottolinea anche il capitolo delle responsabi­lità. «Il velivolo militare statuniten­se si abbatté sui cavi della funivia per gravi comportame­nti ed errori dell’equipaggio — dichiara — Tuttavia gli accertamen­ti giudiziari e le vicende processual­i, sottoposti ai vincoli degli accordi internazio­nali, non hanno colmato l’ansia di giustizia dei parenti delle vittime, pur determinan­do una severa revisione delle modalità operative all’epoca vigenti. Alla comunità di Cavalese e di Fiemme, così come a quella nazionale, va riconosciu­to il merito di aver ricucito il tessuto di solidariet­à umana e le condizioni di fiducia». Per il presidente Mattarella «un Paese democratic­o e moderno deve porre al primo posto la sicurezza dei sui cittadini e la serenità della loro esistenza».

 ??  ?? Vicinanza Il presidente Mattarella si unisce al cordoglio dei parenti delle vittime
Vicinanza Il presidente Mattarella si unisce al cordoglio dei parenti delle vittime

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy