Corriere del Trentino

«Dal testo all’immagine» Vangelo tra arte e teologia

- di Gabriella Brugnara

Un teologo e uno storico dell’arte impegnati in un confronto, con l’obiettivo di offrire al pubblico una lettura polisemica di alcune opere d’arte in dialogo con alcuni temi centrali del contempora­neo.

È questa la nuova proposta del Museo diocesano tridentino che a partire da mercoledì 21 febbraio ospita un ciclo di cinque incontri dal titolo Dal testo all’immagine. Il Vangelo attraverso lo sguardo di un teologo e di uno storico

dell’arte. Il teologo è don Marcello Farina, (1940), prete diocesano, già insegnante di filosofia al liceo, professore all’Università di Trento, docente presso il corso superiore di scienze religiose della Fondazione Bruno Kessler e presso l’Università della terza età. Tra i suoi libri, Li guiderò a fresche sorgenti. Il canto di Papa Francesco (Trento 2013), La tenerezza

accompagna­trice di Dio (2015). La parte di storia dell’arte sarà approfondi­ta invece da Ezio Chini (1950), storico dell’arte presso la Provincia di Trento e successiva­mente presso il Castello del Buonconsig­lio, autore di circa 250 pubblicazi­oni, sull’arte a Firenze, nel Veneto, in Lombardia e soprattutt­o in Trentino, con particolar­e riferiment­o ai secoli XVI-XVIII, al Castello del Buonconsig­lio e ai pittori Girolamo Romanino, Marcello Fogolino, Dosso e Battista Dossi.

La partecipaz­ione agli incontri, che si svolgono di mercoledì con inizio alle 17.30, è libera e gratuita. Si parte il 21 febbraio con la Parabola del buon samaritano (1759 circa) di Francesco Fontebasso (1707 – 1769), uno dei principali esponenti della pittura veneta nel periodo rococò. Il 21 marzo il focus si concentrer­à attorno alla Comunione degli apostoli (1780 circa), del bolzanino Karl Henrici (1737-1823). Una tela che raffigura una scena molto particolar­e. Non si tratta infatti di un’ultima cena, ma di un’iconografi­a connessa al tema dell’Eucaristia, nella quale all’annuncio del tradimento si sostituisc­e la consacrazi­one del pane e del vino da parte di Cristo sacerdote e la comunione degli apostoli con Gesù che pone l’ostia ai discepoli.

Si prosegue l’11 aprile con un’opera di ambito veneto, datata prima metà sec. XVII, Gesù e i

discepoli sulla via di Emmaus. Il dipinto, di provenienz­a ignota, raffigura uno fra i brani più suggestivi del Vangelo di Luca: due discepoli incontrano Gesù che si affianca a loro, ma all’inizio non lo riconoscon­o. Il quarto incontro, in programma il 16 maggio, si concentra sul dipinto raffiguran­te Cristo e la samaritana (terzo quarto sec. XVIII) attribuito a Francesco Fedeli detto il Maggiotto (1738-1805), mentre a concludere il ciclo, il 6 giugno, sarà un approfondi­mento sul Congedo degli apostoli, Museo di Bressanone, (1543) di Bartolomeo Dill Riemenschn­eider (1500-1550 circa).

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