Corriere del Trentino

Olimpiadi invernali Atleti regionali, la carica dei 56

GIOCHI INVERNALI TRENTINO ALTO ADIGE PROTAGONIS­TA La regione fornisce 56 atleti su 121. Gli auspici dei due presidenti Coni

- Luca Tommasini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

BOLZANO Il conto alla rovescia sta per finire. Venerdì nello Stadio Olimpico di Daegwallye­ong prenderà vita la cerimonia di apertura dei XXIII Giochi olimpici invernali. È la seconda volta, dopo l’edizione estiva di Seul 1988, che la Corea del Sud ospita la rassegna a cinque cerchi. Saranno 121 gli azzurri che proveranno ad inseguire il sogno olimpico: di questi ben 56 partiranno dal Trentino-Alto Adige, 44 solo dal territorio altoatesin­o. Ad aggiungers­i anche la squadra di curling della val di Cembra.

Una rappresent­anza eccezional­e per una regione che, nella storia, ha portato alla squadra italiana decine e decine di medaglie, sfornando tra i migliori atleti al mondo.

Come detto, la squadra altoatesin­a è quella più nutrita. Dieci gli sciatori che partiranno alla volta della contea di Pyeongchan­g: Dominik Paris, Christof Innerhofer, Peter Fill, Florian Eisath, Manfred Mölgg, Riccardo Tonetti e Alex Vinatzer tra gli uomini, Nicol Delago, Manuela Mölgg e Johanna Schnarf tra le donne. Interament­e altoatesin­a la nazionale azzurra di slittino, allenata dalla leggenda Armin Zöggeler: in gara ci saranno Dominik e Kevin Fischnalle­r, Ivan Nagler, Fabian Malleier, Patrick Rastner, Emanuel e Ludwig Rieder, Sandra Robatscher e Andrea Vötter. Saranno sei invece gli snowboarde­r: Roland Fischnalle­r, Aaron March, Edwin Coratti, Emanuel Perathoner, Omar Visintin e Nadya Ochner. Grandi speranze per il biathlon, con la squadra che sfoggia come atleta di punta Dorothea Wierer, che partirà insieme a Federica Sanfilippo, Alexia Runggaldie­r, Lukas Hofer e Dominik Windisch. Nel salto al via invece Alex ed Evelyn Insam, Lara e Manuela Malsiner ed Elena Runggaldie­r. La squadra di freestyle sarà invece composta dagli altoatesin­i Siegmar Klotz, Stefan Thanei e Debora Pixner, nella combinata nordica Aaron Kostner e Lukas Runggaldie­r e nel fondo Dietmar Nöckler e Stefan Zelger. Negli sport sul ghiaccio al via Yvonne Daldossi per il pattinaggi­o velocità, ma, «last but not least», grande attesa per la regina Carolina Kostner, che cercherà di bissare la sua prima medaglia olimpica ottenuta a Sochi nel 2014.

«Le ultime gare hanno dimostrato che la classe di Carolina non sparirà mai e sappiamo tutti quello che sa fare — ne è convinto il presidente del Coni altoatesin­o, Heinz Gutweniger — è un’atleta e una donna eccezional­e, se la vedrà contro campioness­e molto più giovani di lei, ma sono sicuro che l’esperienza giocherà un ruolo fondamenta­le. Spero e credo possa chiudere tra le prime tre e portare a casa una medaglia». Poi una valutazion­e sugli altri atleti: «Il biathlon ci potrebbe regalare grosse soddisfazi­oni, con una Dorothea Wierer in grande forma — prosegue — anche nello sci alpino potrebbero esserci delle sorprese, si corre sul filo dei centesimi: sono curioso di vedere in azione la squadra di Zöggeler, che ha preparato al meglio questo impegno, prendendos­i anche il rischio di lasciare a casa atleti esperti in favore di altri più giovani». Certo, garanzie non ce ne sono, ma l’auspicio di Gutweniger è in pieno spirito olimpico: «Sarei già felice anche con una sola medaglia, ma se fossero di più sarei ovviamente entusiasta — afferma — l’importante però è che tornino tutti sani e con una bellissima esperienza alle spalle: le Olimpiadi sono un qualcosa di unico, che ti porti nel cuore per sempre».

Non manca però una nota amara: «Il Cio sta perdendo credibilit­à nella gestione relativa all’ammissione degli atleti russi — spiega — all’inizio sembrava ci fosse davvero una scrematura decisa, adesso le cose stanno andando diversamen­te: non ci siamo».

Anche il team trentino è pronto alla sfida. Nello sci alpino ci saranno i due fassani Stefano Gross e Chiara Costazza e il noneso Luca De Aliprandin­i. Per lo sci di fondo i due primierott­i Giandomeni­co Salvadori e Ilaria Debertolis e la fiemmese Gaia Vuerich. Per il salto speciale il solandro Davide Bresadola, più l’altra solandra di Dimaro Lucrezia Fantelli per lo skicross (freestyle). Due i rider dello snowboard, il campiglian­o Alberto Maffei in gara nelle discipline freestyle e il fassano di Moena Mirko Felicetti per le discipline alpine. Ancora, passando agli sport del ghiaccio, a rappresent­are il Trentino ci sarà la squadra di curling della val di Cembra, mentre nel pattinaggi­o le speranze di medaglia sono nelle mani del pinetano Andrea Giovannini. Nello short track occhi puntati sulla rendenese Cecilia Maffei.

«Una rappresent­anza così corposa è un onore per la nostra terra — così Paola Mora, presidente del Coni trentino — è la valorizzaz­ione del grande lavoro svolto per la crescita di questi atleti, senza dimenticar­e che sono in tanti quelli provenient­i dalle altre regioni che vengono da noi per allenarsi. Speranze? Per scaramanzi­a non mi sbilancio, ma è chiaro che da sempre abbiamo i nostri cavalli di battaglia nel salto, nel curling, nello snowboard, nel pattinaggi­o velocità e nello short track. Le Olimpiadi però si giocano sul filo dei centesimi e chissà che non possano arrivare belle sorprese anche dallo sci, nordico e alpino».

Anche per Mora l’importante è vivere il sogno olimpico: «Sarà sicurament­e un’esperienza importanti­ssima e gratifican­te — conclude — mi auguro che i nostri atleti, quando torneranno, sappiano trasmetter­e ai più giovani e ai futuri talenti i valori e la cultura dello sport».

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Cinque Cerchi Le montagne coreane attendono i migliori atleti del mondo per i Giochi Da sinistra in alto: Gli altoatesin­i Carolina Kostnere Peter Fill, il trentino Andrea Giovannini

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