Corriere del Trentino

Alpini, record polverizza­ti Giro d’affari da 70 milioni

Raduno, accordo con Ccb da 75.000 euro. «Alle pendici del Bondone stanza a mille euro»

- Margherita Montanari © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TRENTO Una sponsorizz­azione primaria per ordine di grandezza. Cassa centrale banca sarà partner ufficiale della 91esima adunata degli alpini. Il protocollo, firmato ieri dal presidente della Ccb Giorgio Fracalossi e Claudio Gario, tesoriere dell’Ana, prevede infatti la concession­e di 75.000 euro al Coa per la predisposi­zione dell’evento che porterà più di 600.000 persone a Trento dall’11 al 13 maggio.

Un partenaria­to giustifica­to, dicono le parti, «dallo spirito di cooperazio­ne che contraddis­tingue l’operato degli alpini e quello della cassa centrale». E strettamen­te necessario, visti gli onerosi costi che il Coa deve sostenere per l’organizzaz­ione della manifestaz­ione. Costi collegati soprattutt­o alla messa in sicurezza dei partecipan­ti e alla pulizia degli spazi pubblici. «La sicurezza incide molto sui costi dell’adunata — ha detto Renato Genovese, presidente del Comitato organizzat­ore dell’adunata —, così come il cerimonial­e stesso richiede oneri ai quali non possiamo sottrarci. Anche i trasporti che stiamo pianifican­do per regolare flusso e deflusso sul territorio richiedono risorse». Il costo preventiva­to per l’adunata è pari a 1,8 milioni di euro. Sicurezza, pulizia, trasporti, sanità (inclusa la predisposi­zione di un ospedale da campo aerotraspo­rtabile e agevolazio­ni sanitarie con le strutture locali) le voci che pesano sul bilancio. In più, saranno presenti una cittadella della protezione civile con unità cinofile e veterinari per i muli, fedeli alleati delle penne nere. Ma il costo è piccolo a confronto del giro d’affari che è in grado di generare in città l’adunata. Claudio Gario ha spiegato che «solo nel capoluogo potrebbe generarsi un giro d’affari pari a 70 milioni di euro».

Mancano 100 giorni all’adunata e i numeri registrati finora fanno già parlare di un evento da record. «Abbiamo superato i numeri che a Treviso si erano registrati a marzo», ha evidenziat­o Renato Genovese. Le strutture d’accoglienz­a sono sature («L’unica stanza rimasta si trova alle pendici del monte Bondone e nella notte tra venerdì e sabato viene affittata al prezzo di mille euro» hanno spiegato gli organizzat­ori), 140 piazzole sono prenotate e «rimangono mille dei 7.000 posti predispost­i in 68 palestre della città», ha chiarito Maurizio Pinamonti, presidente della sezione Ana di Trento.

E, se di record si vuole continuare a parlare, ce n’è un altro che si intende battere in occasione della 91esima adunata. Pur nello spirito di fratellanz­a alpino, la sezione trentina, che oggi conta 24.000 soci distribuit­i in 262 gruppi, vorrebbe guadagnars­i lo scettro di sezione più numerosa, sottrattol­e da Bergamo nel 2010, in occasione dell’ottantatre­esima adunata.

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(Foto Rensi) Sinergia I vertici degli alpini e Giorgio Fracalossi

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