Teatro della meraviglia, cinque date dal 22 febbraio
Seconda edizione a Sanbapolis. Brunello: «Questo festival mette insieme arte e scienza»
Teatro e fisica uniti sotto l’egida della meraviglia. Dal 22 febbraio al 4 marzo il Teatro Sanbapolis di Trento ospiterà uno degli esperimenti culturali più interessanti degli ultimi anni. Undici giorni dedicati a un binomio che mira a superare lo stereotipo di due discipline — l’arte e la scienza — lontane e inconciliabili. Verrà presentato oggi il programma della seconda edizione del «Festival Teatro della Meraviglia», la rassegna di teatro e scienza promossa dall’Università di Trento con il Laboratorio di Comunicazione delle Scienze fisiche del Dipartimento di Fisica, Teatro Portland e l’Opera Universitaria di Trento con la collaborazione della Compagnia Arditodesìo/ Jet Propulsion Theatre.
«Arte e scienza sono le due realtà che ci distinguono dal resto del mondo animale — spiega il regista Andrea Brunello — La prima perché ci aiuta a svilupparci e a crescere, la seconda perché ci solleva oltre il volgare del vivere quotidiano. Il Teatro della Meraviglia vuole mettere insieme questi due mondi. Il nostro teatro non ha l’ambizione di spiegare la scienza né di spettacolarizzare gli esprimenti, ma di introdurre anche i profani di fisica, matematica e biologia a quel senso di stupore e meraviglia generata davanti ai grandi misteri del mondo. È una chiave di lettura in parte vicina alla filosofia della scienza».
Il programma prevede cinque spettacoli di compagnie provenienti da tutta Italia, dal Trentino alla Sicilia. Molti e vari i temi portati in scena: l’eliocentrismo, l’intelligenza artificiale, la matematica pura, la vita da laboratorio e le leggi della natura. Accanto agli spettacoli le
Augmented Lectures, conferenze di studiosi arricchite da performance di artisti. A salire in cattedra anche Stefano Oss, responsabile del laboratorio di comunicazione delle scienze fisiche del Dipartimento di fisica, che il 23 febbraio presenterà L’ultima passeggiata sulla luna, accompagnato dalle musiche di Enrico Merlin. «L’essere umano è fatto di atomi, siamo parte di questo mondo ed è giusto conoscerlo il meglio possibile. Il Teatro della Meraviglia fa esattamente questo: mette più persone possibili nelle condizioni di incontrare la scienza e di comprendere al meglio la realtà. Il Dipartimento di fisica assicura la validità di tutto ciò che viene portato in scena, anche se alcuni concetti sono leggermente semplificati per essere comprensibili a tutti».
In programma il 2 marzo Il cosmonauta Dante alle origini
dell’Universo con la ricercatrice di Roma Tre Anna Pegoretti e l’attrice Laura Anzani e Parla come mangi: La fisica al ristorante con Marina Carpineti, docente presso l’Università di Milano, e gli studenti dell’Istituto ENAIP di Tione; il 4 marzo
Cose dell’Anti-Mondo con il ricercatore UniTn Roberto Iuppa e l’artista della sabbia Nadia Ischia.