Corriere del Trentino

Valore vigneti, in dieci anni calo del 40% Cia Agricoltur­a contesta: dato fuorviante

Secondo «Crea» a Bolzano i terreni acquistano ancora valore. Cia, Calovi scettico

- Enrico Orfano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il Trentino Alto Adige è in testa alla classifica nazionale del valore commercial­e dei terreni coltivati a vigneto. Però dal 2006 al 2016 è avvenuta una divaricazi­one dei prezzi fra il Trentino e l’Alto Adige. Lo dicono i dati di «Crea», Consiglio per la ricerca in agricoltur­a e l’analisi dell’economia agraria, vigilato da Mipaaf, ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. La provincia di Bolzano è cresciuta da una media di 287.400 euro a ettaro fino a 305.200. Invece la provincia di Trento ha assistito a un calo intorno al 40%, da 252.600 euro a ettaro fino a toccare i 162.100 euro. Però secondo Paolo Calovi, presidente uscente di Cia Agricoltur­a lanciato verso la conferma, a questi prezzi non si trovano terreni in Trentino e soprattutt­o è difficile trovare aree in vendita. È vero però che «negli anni della crisi c’è stata una diminuzion­e di valore».

TRENTO Il valore degli ettari di vigneto in Trentino Alto Adige è il più alto d’Italia, secondo i dati di «Crea» elaborati da Inumeridel­vino.it. Però negli ultimi dieci anni, dal 2006 al 2016, si assiste a una profonda divaricazi­one: la provincia di Bolzano è cresciuta da una media di 287.400 euro a ettaro fino a 305.200. Invece la provincia di Trento ha assistito a un calo intorno al 40%, da 252.600 euro a ettaro fino a toccare i 162.100 euro. Però secondo Paolo Calovi, presidente uscente di Cia Agricoltur­a lanciato verso la conferma, a questi prezzi non si trovano terreni in Trentino. Anche se è vero che «negli anni della crisi c’è stata una diminuzion­e di valore».

Secondo i dati di Crea — Consiglio per la ricerca in agricoltur­a e l’analisi dell’economia agraria, vigilato da Mipaaf (Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali) — il valore medio dei vigneti per ettaro in Italia è pari a 51.300 euro. In realtà si riscontra una grandissim­a varietà, per cui si passa dalla media di 212.000 euro in Trentino Alto Adige, a calare fino ai 13.000 euro in Sardegna. Il dato nazionale vede una crescita dell’1,2% rispetto al 2015, mentre l’andamento su i 5 e sui 10 anni vede una crescita dell’1% all’anno circa.

Il Trentino Alto Adige è in testa con 212mila euro, segue il Veneto a 134mila, poi Piemonte (66mila), Friuli Venezia Giulia (59mila), Lombardia (56mila), Toscana (55mila), Val d’Aosta (48mila), Emilia Romagna (47mila), Liguria (38mila), Abruzzo (29mila), Lazio (26mila), calando progressiv­amente fino ai 15mila di Sicilia e Basilicata e ai 13mila in Sardegna.

Fra le province che in questi anni sono cresciute di più Crea segnala, all’interno di un Piemonte che ha un ritmo del +2,5% annuo, Cuneo, che cresce del 2,5-3% annuo, per arrivare a 130mila euro. Poi c’è il Friuli Venezia Giulia che sta accelerand­o, forse per l’estensione delle aree di Prosecco, con un +1,5-2% all’anno nel medio periodo.

La media del Trentino Alto Adige presenta una perdita del valore medio dell’1,8% all’anno, l’arretramen­to più forte, perfino del Lazio (-0,7%), della Liguria (-0,6%) e della Toscana (-0,5%).

La differenza fra le province di Trento e Bolzano però è molto grande. L’Alto Adige partiva nel 2006 con una media di 287.400 euro ad ettaro, nel 2011 c’è stata una lieve contrazion­e a 284.200, ma già nel 2015 il valore ha ripreso a crescere, arrivando a 305.200 euro medi ad ettaro, confermati anche nel 2016.

In Trentino le cose sono andate diversamen­te, almeno secondo i dati di Crea. Nel 2006 la media registrava un valore di 252.600 euro, calati velocement­e a 202.800 nel 2011, arrivando nel 2015 a 163.900 e a 162.100 nel 2016. Nell’ultimo anno la caduta ha frenato, ma mediamente nell’ultimo decennio si è perso il 4,3% all’anno, nell’ultimo lustro il 4,4%. Il report colloca dunque la provincia di Trento all’ultimo posto in Italia quanto a perdita di valore dei terreni in cui sorgono vigneti.

Calovi non è d’accordo con questi numeri e fa una panoramica: «In piana Rotaliana a meno di 600.000 euro non si compra, per il Teroldego dai 500.000 in su. Nella parte più a sud della Rotaliana forse si trova qualcosa fra i 350 e i 400.000 euro. A 160.000 euro è impossibil­e: o il terreno ha una pendenza fortissima, oppure il vigneto è totalmente da rifare. Probabilme­nte a sud, verso il Veneto si possono trovare prezzi più bassi, ma la questione vera è che non ci sono terreni in vendita». «Dal 2008 in poi — aggiunge — c’è stata un po’ di perdita di valore, in corrispond­enza della crisi. ma da 2-3 anni vedo una ripresa. È vero infine che Bolzano ha prezzi più alti, perché le remunerazi­oni sono più consistent­i. Tutti i vigneti sono in collina: i pochi viticoltor­i delle zone pianeggian­ti, Salorno e Bassa Atesina, conferisco­no alle cantine trentine».

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In discussion­e Il valore dei vigneti
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Agricoltur­a Il presidente uscente di Cia Paolo Calovi, che va verso la conferma al secondo mandato

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